MARE E FILATELIA

 

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Quanti ricordi! Estate 1954

Antonio Megna

Quanti ricordi! Era l'estate del 1954, abitavamo a Taranto nel Castello Aragonese, sede della Marina Militare. Mio padre era il Comandante della Base della Marina Militare di Taranto. Il nostro appartamento di servizio era grandissimo. Si passava da una stanza all'altra salendo uno scalino, l'appartamento era in salita, i soffitti erano a volta. Era una lunga sequenza di stanze, da un lato ci affacciavamo sul cortile interno del Castello mentre sul lato opposto vi era un ampio spazio con tre ingressi per entrare alle diverse parti dell'appartamento. Quello che era meraviglioso era che in vicinanza, collegati all'appartamento, vi erano alcuni spalti, sopra i bastioni, corrispondenti al fronte del canale navigabile soprastante il lato del Ponte Girevole e lo stretto di mare che unisce il Mar Grande al Mar Piccolo. Il Castello è grandissimo comprendendo uffici, caserme, l'infermeria, una chiesa e tante altre parti.

Fa e faceva moltissimo caldo in estate a Taranto. Nel periodo della mia giovinezza, ogni estate verso i primi di luglio mia madre, che era una meravigliosa professoressa di lettere, portava me e mio fratello in vacanza in Alto Adige, al fresco, e all'inizio d'agosto ci raggiungeva nostro padre per far poi rientro a Taranto a settembre.

L'estate del 1954 è stata un'estate particolare. Con noi in albergo vi erano molti triestini, persone simpaticissime, compagni di gite, di passeggiate, di scampagnate. Proprio in quell'estate è successo un evento particolare, ho visto i nostri amici triestini con le lacrime agli occhi che urlavano di gioia e che mi stringevano: Trieste era tornata all'Italia.

Come esprimere quello che vedevo e che, allora, facevo difficoltà a capire, per me era normale vivere in un contesto di sicurezza e di certezze e non capivo che questo non fosse per tutti, non capivo che il mio mondo non fosse uguale per tutti gli altri.

Ho riesumato due cartoline che i miei amici triestini mi avevano mandato una volta tornati a casa a Trieste;
le avevo aggiunte ai miei diversi ricordi filatelici ed ora le ho ritrovate.

Una delle due cartoline è stata modificata dai miei amici aggiungendo il tricolore sulla Chiesa di San Giusto e nel testo mi è stato fatto questo regalo:

"da Trieste S. Giusto - Italia Li 20.10.954

Caro Nino, ti ringrazio commossa del ricordo (avevo mandato una lettera affettuosa rientrati a Taranto dalle vacanze).

Nell'attesa dei nostri soldati, nell'ansia del ricongiungimento alla Patria ci sentiamo tanto felici!

Speriamo di dimenticare quanto soffrimmo. Ti abbraccio con Francesco.Salutami mamma e papà

W L'Italia

Anna Pasutto Mariella Maria Pasutto"


L'altra cartolina è del 2.11.1954 con annullo speciale "4 NOVEMBRE-GIORNATA DELLE FORZE ARMATE". Al retro immagine di San Giusto, del Castello di Mira Mare, veduta di Trieste, e le frasi di Edmondo de Amicis "Italia mia, t'amo e ti venero tutta come quella parte diletta di te, dove per la prima volta vidi il sole e intesi il tuo nome".

Commosso, mi domando quanti secoli mi separano da quell'Italia.

Antonio Megna
01-08-2022

 


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