Per Guerra del Golfo si intende lo scontro militare avvenuto nel Golfo Persico dal 2 agosto 1990 al 27 febbraio 1991. Lo scontro trae origine nell’invasione dell’emirato del Kuwait da parte dell’Iraq. Le pretese territoriali dell’Iraq nei confronti del Kuwait vanno ricercate nel passato in quanto i due paesi erano uniti fino alla fine del XIX secolo dalla comune appartenenza all’impero ottomano.
Nel 1889, alla vigilia della caduta dell’impero ottomano un accordo segreto aveva fatto entrare il Kuwait nella sfera d’influenza della Gran Bretagna. Con il tempo i due paesi si differenziarono in quanto l’Iraq diventava un paese autoritario e socialista mentre il Kuwait si arricchiva con i proventi del petrolio, cosa che determinò richieste sempre maggiori da parte dell’Iraq che culminò con vie di fatto con il pretesto di ottenere il risarcimento di 2,4 miliardi di dollari per avere il Kuwait estratto illegalmente (secondo l’Iraq) petrolio dai pozzi petroliferi iracheni posti lungo il confine. Il 2 agosto 1990 l’Iraq invase il Kuwait con l’obiettivo di far diventare il Kuwait una sorta di paese dipendente dall’Iraq contribuendo alla ricostruzione dell’Iraq stesso con i ricchi proventi petroliferi e con la possibilità di accedere al mare.
Questo non si realizzò perché gli emiri del Kuwait si salvarono in Arabia Saudita e perché l’opposizione nazionalista del Kuwait si rifiutò di collaborare con l’Iraq.
L’ONU, il 6 agosto 1990, votò una risoluzione contro l’Iraq ed il 15 gennaio 1991 autorizzò l’uso di mezzi militari da parte degli Stati Uniti d’America, della Russia nonché degli stati membri per obbligare l’Iraq a ritirarsi nei suoi confini.
Sotto la guida americana, pertanto, iniziarono le operazioni di guerra denominate “Desert Storm” che determinò l’invasione dell’Iraq e la liberazione del Kuwait. La sproporzione delle Forze Armate irachene rispetto a quelle dei paesi che agivano sotto egida ONU determinò gravissime perdite a carico degli iracheni. Il 27 febbraio 1991 finì il conflitto con la liberazione del Kuwait ed un diverso assetto politico nell’Iraq.
A seguito della delibera dell’ONU sin dall’agosto 1990 il governo italiano deliberò l’invio di navi militari costituendo il 20° GRUPPO NAVALE (COMGRUPNAV20) a cui si aggiunsero a settembre otto cacciabombardieri Tornado. Le Unità Italiane, dislocate nel Golfo Persico, parteciparono al controllo dell’embargo , come disposto dall’ONU, salendo a bordo delle Navi in transito allo scopo di verificarne la legittima attività ed alla protezione delle principali unità della forza multinazionale.
Il 2 settembre 1990 partirono alla volta del Golfo Persico Nave Stromboli, Nave Orsa e Nave Libeccio. Successivamente furono presenti nell’area Nave Libeccio, Nave San Marco, Nave Lupo, Nave Audace, Nave Vesuvio e Nave Sagittario.
Per la presenza delle Unità Italiane nell’ambito dell’Operazione "GOLFO PERSICO DUE – 20^ GRUPPO NAVALE" fu predisposta una pergamena nella quale è stata riportata la situazione geografica delle aree interessate al conflitto corredate da francobolli del luogo annullati con i timbri postali dei porti toccati nel corso delle operazioni dalle nostre Unità.
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