Iniziamo un excursus su come va preparata e presentata una collezione sia a
concorso, sia non a concorso, partendo dalla scelta e raccolta del materiale, dopo
aver vagliato l’argomento da trattare con attenzione, anche in relazione al materiale
disponibile sul mercato.
SCELTA E RACCOLTA DEL MATERIALE: il materiale occorrente è di due tipi
filatelico e non filatelico. Il materiale filatelico è costituito, per noi maximofili, dalle CM
dell’argomento prescelto e su cui per il momento non ci si sofferma.
Il materiale non filatelico è ugualmente importante per la collezione:
I fogli di carta bianchi o di colore molto tenue (ogni risma di carta porta un codice
colore che ne assicura la ripetibilità) abbastanza spessa: circa 240 gr/mq. di formato
UNI-A4 (il formato approvato da FIP). Il formato è molto importante perché disponendoli sui quadri per esposizione, devono risultare sottomultipli di tali quadri
che sono unificati e il formato con queste caratteristiche è proprio il foglio UNI -
A4,oppure l’UNI-A3 come fra l’altro consigliato dai regolamenti GREV e SREV,
diversamente si è costretti a farli sormontare parzialmente, con un impatto molto
negativo. Per questo motivo altri formati devono essere evitati, si rischia la
penalizzazione nel punteggio relativo, in una partecipazione a concorso e si fornisce
una immagine disordinata e pressapochista per tutta la collezione.
Le buste di plastica trasparente a sacchetto (e non a portafoglio) per proteggere i
fogli possibilmente in materiale leggermente martellato o completamente lucido ma
buste in PVC senza plastificanti che nel tempo alterano i colori del contenuto. Si
trovano facilmente anche nei negozi di materiale per ufficio a costi accessibilissimi.
Piccole etichette autoadesive per numerare le pagine, applicandole all’interno nelle
buste di plastica in posizione non invasiva per il foglio, possibilmente davanti e dietro.
Tutto questo materiale si trova nelle cartolerie attrezzate, senza spese esorbitanti.
L’ordine a questo punto è un elemento indispensabile per tutta la collezione.
CON QUALE MEZZO SCRIVERE LE COLLEZIONI: E’ da evitare anzi bisognerebbe
proibirlo, di scrivere le collezioni (come si faceva una volta) a mano o a macchina,
perché inevitabilmente si commettono errori di scrittura e quando li si vuole
correggere vengono fuori sbianchettature, rabberciature che squalificano la
collezione, così come pure qualche volta si sono visti anche dei collages!! cose
assolutamente proibite per una signora collezione. D’altra parte se non si sa usare il
computer basterebbe rivolgersi ad una copisteria che con costi assolutamente modici
(dell’ordine 2 euro a foglio) provvede ad impaginare e a stampare la collezione. Si
spendono cifre ben più significative per acquistare il materiale..! ma deve essere ben
valorizzato, altrimenti la cattiva presentazione svilisce il valore dei pezzi. Viceversa,
anche del materiale comune se ben valorizzato fa la sua figura.
LA PRESENTAZIONE E IL PIANO DELLA COLLEZIONE: La presentazione è l’indicazione dell’argomento di cui si vuol parlare e che si vuol dimostrare in quella
specifica collezione, semplicemente, senza elucubrazioni o enfasi fuori posto. Ha lo
scopo di indirizzare il giurato all’argomento, magari specificando meglio quanto
espresso dal titolo. La presentazione deve fornire l’idea di come verrà svolta la
collezione, la sua accuratezza: è il biglietto da visita con cui ci si presenta, indice dell’ordine
mentale, della competenza, e precisione di svolgimento. Bastano poche
righe, massima sintesi, ma dense di significato.
Il piano deve essere logico con capitoli e sottocapitoli, equilibrato, e ben specificato.
I capitoli ed i sottocapitoli devono indicare l’argomento, ed anche se non
obbligatoriamente, devono specificare il numero di pagine ad esso dedicate. I nomi
dei capitoli, andrebbero riportati per intero all’inizio di ogni pagina in testa anche se
in carattere più piccolo. Nella prima pagina del capitolo relativo, il titolo completo; nelle
pagine successive basta solo il numero del capitolo, fino al suo esaurimento.
Tutta la collezione deve svilupparsi seguendo quanto espresso dalla prima pagina,
seguendo il piano, anche nella successione cronologica.
Ecco: tutto quello che
aiuta il giurato, tutto quello
che semplifica il suo
lavoro è sempre ben visto
e lo pone in una
predisposizione favorevole
a giudicare l’opera.
Bisogna considerare che
spessissimo si ritrova a
vedere in pochi giorni
molte pagine di collezioni,
e la maggior parte su
fotocopie, che spesso
sono fatte in qualche
modo… e quindi il giurato
oltre che armarsi di
cataloghi... deve armarsi di lenti di ingrandimento… qualche volta di monocolo da
orologiaio, e soprattutto di tantissima pazienza. Per non dire anche che il presentare
una collezione non curata, è una mancanza di rispetto verso il giurato, il suo lavoro e
verso il pubblico.. Inoltre nel giudizio della collezione, il piano influisce sulla
valutazione con un massimo di 5 punti per un’ottima
presentazione, e sempre questo punteggio
contribuisce a determinare il livello di medaglia. Ad
esempio per il vermeil il punteggio è 75, per il vermeil
grande il punteggio è 80 quindi ogni livello di medaglia
si differenzia dal precedente proprio di 5 punti. Ecco
nelle figure alcuni esempi di “Presentazione e Piano
della Collezione”.. le immagini non sono obbligatorie,
anche se messe per catturare l’attenzione del
visitatore. Ci sono al riguardo diverse scuole di
pensiero , ma sempre improntate al buon gusto della
presentazione alla eleganza della pagina e alla
finezza dell’espositore…. Ingrandimenti delle figure
sono possibili anche nella Rubrica “le Collezioni” del
nostro sito il cui indirizzo è www.maximafilia.it/.