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figura 1 |
Non sono un esperto di filatelia tradizionale, ma voglio solo parlare del francobollo da un
punto di vista maximofilo, mettendo a disposizione la mia esperienza nel campo.
Tanti in molti articoli hanno parlato della
Cartolina Maximum, del supporto,
dell’annullo, ma nessuno, a quanto mi
risulta, ha mai parlato dei dentelli: di quei
rettangolini di carta che innescano tutto il
processo maximofilo.
Cosa è il francobollo? E’ un rettangolino di
carta che sta ad indicare
il pagamento anticipato di una tassa affinché si ottenga “un servizio”: la spedizione e
consegna dell’oggetto che si vuole inviare al destinatario.
Ideato dall’inglese Rowland Hill, in Italia il francobollo fece la sua prima comparsa il
1° giugno del 1850, quando il Regno Lombardo-Veneto emise la sua prima serie
denominata "Aquila Bicipite". [fig.1]
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figura 2 |
Tradizionalmente è di carta, di forma geometrica; di solito di forma quadrangolare ma
ha, meno spesso, altre forme anche non geometriche e materiali differenti dalla carta.
I primi francobolli italiani portavano disegnata l’effigie del Re
[fig.2] e così per diverso tempo.
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figura 3 |
Oggi il francobollo porta
dei soggetti di contenuti
vari; è usato per commemorare
degli eventi, per
celebrare degli anniversari
ecc. in altre parole reca dei
messaggi [Fig.3]. Negli
ultimi tempi tali messaggi
stanno diventando sempre
meno comprensibili, sempre
più fumettistici poco
fruibili e non immediatamente intellegibili [Fig.4].
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figura 4 |
Aldilà del collezionismo filatelico il francobollo è stato creato per uno scopo ben preciso:
l’uso postale, dopo è sorto il collezionismo filatelico. Da qui viene di conseguenza che
occorre tener conto dell’utilizzo e degli utilizzatori. I filatelisti non collezionano i francobolli
per collezione, ma i francobolli per quello che è il loro messaggio, il significato, il
ricordo. Ne deriva che il loro linguaggio deve essere chiaro, semplice, di impatto visivo,
facilmente comprensibile da tutti: dal bambino di pochi anni al signore anziano ed al di là del livello
di culturale di ognuno. In pochi rettangolini si deve raccontare una storia, un evento, un
personaggio.
Non deve essere né spiegato né interpretato, né fumettistico ma di impatto
visivo chiaro, esprimente a colpo
d’occhio il messaggio che si vuole
inviare.
Tutti i settori collezionistici hanno bisogno
della facile intelligenza del francobollo.
Purtroppo i soggetti troppo astratti
disorientano [figg. 4 e 5] e scoraggiano il
collezionismo. Oggi si parla tanto della
disaffezione dei collezionisti alla filatelia e
dei modi e della politica per provocare
l’inversione di tendenza, e uno di questi è quello di
rendere di facile comprensione e di immediato impatto
il messaggio che portano.
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figura 5 |
Mi rendo conto che non è un’impresa semplice, ma
perché non provarci?
Nel nostro campo di Maximofili, si nota subito il
cambiamento in peggio avvenuto nel corso degli anni.
Si veda (NdR. altra pagina del notiziario dove è stato pubblicato l'articolo inviatoci) la
pulizia dei soggetti dei francobolli che hanno
determinato la scelta e la premiazione delle Cartoline
Maximum più belle del mondo. Paesi che si affacciano
adesso nel mondo del collezionismo e della Maximafilia
hanno subito compreso la bellezza della semplicità intellettiva del francobollo.
Come ben si conosce la Cartolina Maximum è determinata dalla massima concordanza possibile fra
Supporto, Francobollo e Annullo.
La concordanza fra francobollo e supporto è importantissima. Deve essere di immediata
comprensione, a colpo d’occhio, e la bellezza della CM è data dalla armoniosa fusione
dei tre elementi, cartolina, annullo e francobollo. Poiché non è necessaria la presenza
dell’annullo figurato sulla cartolina, ma è valida anche con il Güller normale purché nel
periodo di validità del francobollo, si capisce l’importanza del soggetto: sia sul francobollo
che sulla cartolina. Da qui la necessità della semplice intelligenza del soggetto, della
pulizia del significato che deve essere lineare senza giravolte, al di là della notorietà dell’artista che ha ideato il soggetto. E’ meglio un soggetto semplice fatto da un artista… comune mortale… che un soggetto… pindarico fatto da un …artista immortale.
La filatelia ed in particolare la Maximafilia, devono catturare la curiosità di tutti, sia
filatelisti che non filatelisti.
Per sua stessa missione la Maximafilia deve attrarre i non filatelisti (e quindi ignoranti
in materia) per la sua parte descrittiva e per la bellezza armoniosa dell’immagine, sia i
filatelisti (e quindi ben competenti nel campo) per la parte filatelica con tutte le sue note
e la fusione dei tre elementi che la costituiscono.
So bene che questi miei pensieri lasceranno il tempo che trovano però potrebbero anche
contribuire a far capire……