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Il bastone di Asclepio | ![]() |
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a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com] |
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Medicina araba | |||||||
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Con questo termine si intende quella corrente di pensiero che in campo medico influenza notevolmente la cultura e le pratiche sanitarie dei paesi europei del bacino del mediterraneo, fin oltre il medioevo. Essa annovera oltre a personaggi di stretta origine araba, anche persiani, turchi, greci, ebrei, siriani, berberi, spagnoli, tutti accumunati dal credo mussulmano.
Noti il suo unguento sonnifero a base di oppio, cafia lignea e zafferano e l'unguento bianco a base di litargirio, cera, olio rosato, albume d'uovo. Descrive inoltre la preparazione e le proprietà dell'acido solforico e dell'alcool.
Qui vediamo il memoriale costruito in suo nome, mentre per la ricostruzione della sua tomba ad Hamadam furono emessi con sovratassa la serie qui sotto riportata.
Visse a Siviglia, Abu Merwan Abd El Malik Ibn Zuhr, detto Avenzoar (1090-1160), a cavallo tra
Abu Bakr Muhamad Ibn Zakaria, detto Razes (860–932), oftalmologo e chirurgo, oppone le sue terapie alle pratiche magiche del tempo. Fonda i suoi precetti terapeutici, anche riguardo ai sedativi, sulla pratica clinica. Moshe ben Maimon, più noto come Mosè Maimonide, (1038-1204) è stato un filosofo, rabbino e medico spagnolo. Le sue opere furono influenzate dalle diverse culture, in modo particolare da quella ebraica; ci ha lasciato tra gli altri un testo di tossicologia e un glossario di farmacologia.
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