Il bastone di Asclepio
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com]
Le “cenerentole” della medicina

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Quando negli anni '50 del secolo scorso David W. Waters, fondatore del “Cinderella Stamp Club” coniò il relativo termine per descrivere lo scopo delle sue collezioni, certamente non pensava di fare proseliti in un settore del collezionismo filatelico oggi molto seguito, anche se a molti “puristi” non va ancora giù l’idea che questi oggetti siano ospitati nei nostri album.

La definizione che ritroviamo nei più noti testi di terminologia filatelica ci dice che un “cinderella” è un “ oggetto che ricorda un francobollo, ma che non è stato creato per scopi postali da una amministrazione nazionale“.

Possiamo quindi comprendere nella categoria le emissioni fatte da poste “locali”, i fiscali, i telegrafici, francobolli emessi da compagnie aeree e ferroviarie piuttosto che hotel o associazioni turistiche, emissioni di fantasia o “bogus”, emissioni fatte in occasione di particolari manifestazioni, etichette pubblicitarie, chiudilettera natalizi, etichette emesse da associazioni per la raccolta fondi.

In italiano troviamo spesso il termine inglese tradotto con la parola “ erinnofilo “ la cui etimologia forse spiega meglio il concetto anche se forse ne limita la casistica.
La parola deriva infatti dal tedesco “ Erinne (rungsmarke) “ che significa " (francobollo) commemorativo “. Stampati nel ricordo di qualche avvenimento passato o futuro, l’utilizzo principale è sempre stato quello di “ chiudilettera “ in sostituzione del vecchio metodo della ceralacca.

Anche, ma direi soprattutto, la tematica medica ha le sue “cenerentole“, pezzi che sul mercato filatelico hanno una valutazione che va da pochi spiccioli a centinaia di Euro.

La loro emissione ha fondamentalmente tre obiettivi che possiamo ricondurre ad

  • una raccolta fondi
  • una campagna pubblicitaria
  • un bollo di appartenenza ad enti pubblici o associazione medica

E’ alla prima categoria che appartengono la stragrande maggioranza delle emissioni ed è anche a questa tipologia che vanno le maggiori simpatie dei collezionisti.

Sul suolo italiano nel lontano 1931 si decise di iniziare una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi ad opera della “Federazione Italiana Fascista per la lotta contro la Tubercolosi” attraverso la vendita di libretti contenenti 10 chiudilettera con vignette che ogni anno venivano modificate. All’interno il libretto conteneva anche illustrazioni pubblicitarie ed indicazioni comportamentali nei confronti della malattia. La vendita avveniva principalmente attraverso il canale delle scuole e degli uffici pubblici e si è protratta sino all’anno 2000 per un totale di 63 edizioni.
Oltre che collezionarli su libretti ancora interi questi bolli li ritroviamo sulla corrispondenza in aggiunta alla normale affrancatura o su atti pubblici a fianco delle usuali marche.
L’idea di questi erinnofili non fu comunque italiana ma danese come ricordato in questo precedente articolo (http://www.ilpostalista.it/medicina/lorena.htm) .

E quindi in tutto il mondo tantissime altre associazioni hanno sfruttato il mezzo come possiamo vedere dai bolli qui riprodotti.

 

 

In Italia ad opera del Poligrafico di Stato vengono emessi annualmente diversi foglietti erinnofili particolarmente apprezzati dai collezionisti per l’accuratezza delle immagini riprodotte. Gli avvenimenti che commemorano sono i più svariati e ne ritroviamo anche di medici.

Quelli a sfondo pubblicitario vengono solitamente emessi dalle Case Farmaceutiche in occasione dell’entrata sul mercato di nuovi prodotti; non dimentichiamoci che il mezzo postale è stato in passato, oggi molto meno, sfruttato ampiamente per scopi pubblicitari : nel secolo scorso abbiamo gli esempi delle buste-lettera postali affrancate con i sovrastampati BLP, dei francobolli con appendice pubblicitaria, anche di prodotti medici e delle cartoline postali con disegni pubblicitari, anche questi spesso di natura medica. Successivamente sono apparse targhette e affrancature meccaniche che con la presenza di disegni stilizzati ben si prestavano a campagne pubblicitarie.

Ma ritornando alle nostre “cenerentole” riproduciamo qui alcuni pezzi emessi appunto come dicevamo a scopo pubblicitario. Viene pubblicizzata la creolina, potente disinfettante alquanto tossico, la cui composizione fu messa a punto alla fine del XIX secolo dal chimico inglese William Pearson.
Il Lysoform è invece un disinfettante ampiamente utilizzato ancora oggi.

 

Infine nella terza categoria citata possiamo far ricadere i seguenti pezzi, che spesso ritroviamo utilizzati su certificati, tessere sociali o generici documenti pubblici.

La “caccia” a questi pezzi non è tra le più facili a causa di un mercato ristretto che non spinge a loro volta i commercianti alla ricerca e alla proposta di questi prodotti, che tra l’altro hanno un basso valore aggiunto, e alla mancanza di cataloghi ufficiali. Molto quindi è lasciato alla iniziativa dei singoli collezionisti o delle associazioni specializzate.