Il bastone di Asclepio | ||||
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com] |
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Medicina e Geografia | ||||
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Una tematica molto frequentata all'interno del nostro hobby è quella geografica e in particolare le mappe disegnate in vignetta. In questo articolo utilizzeremo questi oggetti per capire invece se esiste una correlazione tra alcune patologie e determinate zona geografiche del nostro pianeta. Nella steppa, ecosistema tipicamente russo, si riscontra una forma endemica di encefalite nota appunto come “ Russian Summer Spring Encephalitis “ per la zona e il periodo in cui si manifesta. Vettore risulta essere una zecca, che si annida nel pelame di marmotte, topi, pecore e capre, e che colpisce l’uomo con il suo morso. Originaria dell’arcipelago delle Aland, viene riscontrata la sua presenza anche nelle regioni costiere medio-orientali del territorio svedese. Nelle isole Svalbard, possedimento norvegese posizionato nell’estremo nord dell’oceano Atlantico, il buio regna sovrano per un lungo periodo dell’anno causando frequenti forme depressive nella popolazione locale. Di questo fenomeno non se ne ha un riscontro scientifico, al contrario invece della infertilità di molte donne a causa della riduzione del loro ciclo mestruale. L’acqua potabile utilizzata nelle isole di Turks e Caicos nelle Indie Occidentali presenta un alto grado di salinità, causando nei locali una forte ipertensione arteriosa.
Le donne e i bambini della Nuova Guinea sono affetti dal “kuru” malattia anche nota come “morte ridente”. Trattasi di encefalite causata da forme di cannibalismo, un tempo molto più frequenti. Mentre per gli uomini si credeva che avrebbero tratto la loro forza cibandosi della carne, alle donne era destinato il cervello, all’interno del quale si annidava il virus, il quale operava su tempi lunghi. La malattia sta comunque scomparendo per il divieto delle autorità a continuare con tali pratiche. Nel territorio australiano, che presenta vaste zone desertificate e dove l'esposizione ai raggi solari è maggiore che in altre parti del globo, nei soggetti di pelle chiara si riscontra una maggiore incidenza del carcinoma della pelle. La "bartholiniasis" è malattia comune in territorio peruviano ciò dovuto alla forte escursione altimetrica tra le zona delle Ande e la zona costiera. Il raggiungimento in tempi brevi di zone elevate comporta casi di "polyglobulemia" che genera anoxemia e possibili casi di edema polmonare. In Nigeria e nella zona dell'Africa Occidentale riscontriamo che malaria e febbre gialla sono malattie frequenti ma soprattutto endemica è la onchocerciasis che è causa della patologia nota come "river blindness”. Causata da un parassita trasmesso attraverso la puntura di insetti ben viene illustrata da questa emissione della Repubblica dell'Alto Volta. Le nazioni che gravitano intorno all'Oceano Indiano e in special modo lungo la costa orientale dell'africa meridionale, presentano una incidenza del carcinoma al fegato elevata essendo elevata la percentuale di popolazione che lavora nelle miniere in Sud-Africa dove si estrae l'oro.
Tristan de Cuhna, sperduta isola nel sud dell'Atlantico, ha avuto per tantissimo tempo il felice primato di avere una popolazione esente da carie dentarie. Ciò dovuto alla completa assenza dello zucchero e ad un uso diffuso della patata all'interno della propria alimentazione.
In Giamaica diffusi sono i casi di tubercolosi; malattia sconosciuta in quei territori fino a poco tempo fa, si è poi diffusa a causa dello spostamento della popolazione dalle zone rurali e dalle loro attività agricole alle zone a maggior densità abitativa dei grossi centri urbani. Lungo il fiume Nilo, ma anche in Medio Oriente e alcune zone dell'America Latina, incontriamo la "Bilharzia", così chiamata dal nome del suo scopritore Bilharz, causa della "snail fever". In Egitto la popolazione ne è afflitta causa l'utilizzo delle acque del fiume dove il verme dimora; attraverso la cute penetra e si va poi a stabilire all'interno dell'apparato circolatorio. Ancora sconosciuta è invece la ragione per la quale a Guam, nelle isole Marianne, alta è la frequenza di casi di sclerosi amiotrofica laterale; uno su dieci dei suoi abitanti ne è affetto.
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