Il bastone di Asclepio | ||||
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com] |
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L'isola dei lebbrosi | ||||
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La lebbra è una malattia infettiva e cronica causata da un batterio che colpisce la pelle. Nota sin dall’antichità ne troviamo già traccia in trattati di medicina indiana 600 anni prima di Cristo; dall’estremo oriente arrivò a diffondersi nel bacino del Mediterraneo a causa degli intensi scambi commerciali, tanto che Ippocrate la chiamava “malattia dei Fenici” ma sicuramente il suo ingresso in Europa lo fece con le truppe di Alessandro Magno. Nella Bibbia troviamo il termine “tsara’ath” ad indicare una lenta malattia degenerativa della pelle. Nella traduzione dall’ebraico al greco il termine viene tradotto in “lepra” che letteralmente significa “squama” e da qui il termine conosciuto di “lebbra” per indicare una malattia della pelle con presenza di squame. La lebbra, dagli antichi e dalla Chiesa poi, fu vista come una punizione divina; nell’anno 1179, durante il III Concilio Lateranense, fu stabilito che i lebbrosi dovevano essere separati dal resto della società. Sottoposti ad un macabro cerimoniale, venivano posti in una bara mentre un prete versava della terra sulla loro testa. E sono queste le condizioni in cui il nostro missionario trova il lebbrosario di Kalawao nell’isola di Molokai. Ma andiamo con ordine. Joseph de Veuster nacque il 3 gennaio del 1840 a Tremeloo in Belgio; ricevette in famiglia una profonda educazione cristiana che lo portò al sacerdozio, prendendo il nome religioso di Damien. Partì, sostituendosi al fratello malato, come missionario nelle Hawai, un territorio che stava affrontando in quel periodo difficoltà dal punto di vista sanitario. Padre Damiano assunse il suo ruolo di prete e medico dei lebbrosi in un contesto dove i malati venivano abbandonati senza cure in una specie di ospedale, dove i medici erano lebbrosi a loro volta e i morti erano lasciati insepolti. Cercò quindi prima di tutto di ridare dignità ai malati costruendo per loro alloggi confortevoli e degna sepoltura ai morti costruendo bare. Quando scopre di aver contratto la lebbra, continua a lavorare attivamente per portare a fine i suoi progetti fino alla morte e rinuncia alla possibilità di curarsi per non abbandonare la sua colonia e il suo lavoro.
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