Il bastone di Asclepio | ||||
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com] |
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La mano: uno strumento straordinario | ||||
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“Sempre meno giovani si avvicinano alle professioni manuali”
Complessa la struttura ossea formata da ventisette elementi, divisi tra carpo, metacarpo e falangi; al movimento provvedono diciotto articolazioni e una quarantina di muscoli. E’ irradiata da un sistema nervoso molto sviluppato che riporta al cervello continue informazioni, mentre i muscoli che regolano i movimenti hanno una estesa rappresentazione nella corteccia cerebrale. Caratteristico è il fenomeno della reciprocità : una mano che tocca è allo stesso tempo toccata; ciò non avviene per l’occhio che può vedere ma non è visto o per l’orecchio che ode ma non è ascoltato. La mano, con il suo gesticolare, può esprimere messaggi compiuti; ne è un esempio la “lingua dei segni” utilizzata dai disabili; nacque dagli studi condotti prima in Francia dall’abate L'Epèe e successivamente negli Stati Uniti da Thomas Hopkins Gallaudet e avendo oggigiorno una versione diversa per ogni nazione e raggiungendo livelli di sintassi alquanto complessi. Ma più banalmente nel nostro gesticolare quotidiano, la mano vale più di una parola; come dimostra lo studio condotto nell’800 dal Canonico Andrea de Jorio che nel suo trattato “ La mimica degli antichi investigata nel gestire napoletano ” raccolse una serie di gestualità di tipo comune. Una grave menomazione può colpire l’arto nel momento in cui si manifestano malattie reumatiche, mentre gli attuali progressi della chirurgia permettono la sua ricostruzione nel caso di gravi incidenti sul lavoro. Concludiamo ricordando che la mano contiene messaggi silenziosi come le impronte digitali che ognuno di noi ha sui propri polpastrelli e che ci tipizzano rispetto ad ogni altro individuo ma può anche , per chi ci crede, nascondere il nostro futuro, interpretabile attraverso la lettura delle linee rugose presenti nel palmo. |
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