Il bastone di Asclepio | ||||
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com] |
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Una pianta premiata con il Nobel | ||||
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Anche quest'anno, nel mese di ottobre, sono arrivate puntuali le assegnazioni dei premi Nobel. Apre come al solito la Medicina: il premio, contrariamente agli altri Nobel, non viene assegnato dall'Accademia Reale Svedese delle Scienze, ma dal Karolinska Institutet, ubicato a Solna pochi chilometri a Nord di Stoccolma. Unitamente all'annesso Ospedale Universitario rappresenta un fiore all'occhiello della ricerca biomedica svedese e mondiale. Oltre al simbolico diploma e medaglia con l'effigie di Nobel, i vincitori ricevono una somma in denaro pari a otto milioni di corone svedesi ( circa 865.000 Euro ). La cerimonia ufficiale della premiazione si svolge poi normalmente il 10 dicembre, giorno della morte di Alfred Nobel, presso il Konserthuset in Stoccolma. Quest'anno i premiati sono stati: • William C. Campbell, biochimico irlandese nato a Ramelton il 28 giugno 1930 La stampa ha subito etichettato l'assegnazione di quest'anno come un riconoscimento alla lotta contro le “malattie dei poveri” perché le ricerche dei tre scienziati hanno permesso il trattamento di malattie parassitarie nelle zone povere dell'Africa sub-sahariana, sud Asia, Centro e Sud America. Nel caso dei primi due la scoperta del farmaco dell'ivermectina ha abbassato l'incidenza dell'oncocerchiasi, nota volgarmente come “cecità fluviale” perché causata da un moscerino, che rappresenta il vettore del parassita, e le cui larve si sviluppano generalmente nelle acque dei fiumi. Tu Youyou è invece la dodicesima donna a ricevere il Nobel per la Medicina e la prima del suo paese in assoluto per entrambi i sessi; ricordiamo la prima Theresa Gerty, premiata insieme con il marito Carl Ferdinand Cori, e la nostra Rita Levi-Montalcini. Il premio le è valso per le sue ricerche sulla malaria e più precisamente per le sue ricerche sulla Artemisinina, il cui impiego ha ridotto la mortalità per malaria di oltre il 20%. Oltre che esperta immunologa, la nostra Tu Youyou è anche profonda conoscitrice della medicina tradizionale ed erbologia cinese. Il farmaco scoperto nasce infatti dallo studio di diverse erbe cinesi e deve il suo nome all'Artemisia, pianta della famiglia delle Asteraceae, come da classificazione del botanico Linneo. Conosciuta anche come “erba magica” per le sue innumerevoli proprietà, deve il suo nome alla dea greca della caccia Artemide ma miglior spiegazione è forse la parola greca “artemes” che vuol dire “sano” e richiama le proprietà medicamentose della pianta. Del resto già in passato le cure si sono indirizzate verso l'usi di preparati la cui provenienza e composizione è sicuramente di origine vegetale : ricordiamo la sanguinella o “erba del soldato”, l'agrifoglio e il pepe nero, ma soprattutto la “corteccia dei gesuiti” così chiamata quando un gruppo di prelati appartenenti a quell'ordine portarono in Europa dal Sudamerica il rivestimento esterno della pianta della cinchona da cui fu estratto il chinino, rimasto per tanto tempo l'unico rimedio contro il male. E' sicuramente questo riconoscimento da intendersi come un apprezzamento della medicina verso l'utilizzo di rimedi naturali, ancora ostacolati dalla farmacopea ufficiale.
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