Il bastone di Asclepio | ||||||
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com] |
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Una vergogna... di malattia | ||||||
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Molto di più in passato, ma forse ancor oggi, chi contraeva questa malattia aveva estremo imbarazzo se non vergogna nel dichiararsi affetto ed estrema ritrosia a recarsi presso una struttura sanitaria al fine di curarla. Ma si brancolò nel buio come spesso è successo in quei secoli per arrivare a capire cause e cure di molte malattie. L’esplosione della batteriologia diede impulso alle ricerche e fu infine il biologo tedesco F. Schaudinn (1871-1906) insieme al dermatologo Erich Hoffmann (1868-1959) a scoprire l’agente eziologico della sifilide nei tessuti di un soggetto malato dove alloggiava uno strano microrganismo avvolto su stesso a mo’ di cavatappi che fu per questo battezzato Treponema.
Allo scopritore dei gruppi sanguigni e del fattore Rh, l’austriaco Karl Ernest Landsteiner (1868-1943), Nobel in Medicina nel 1930, dobbiamo invece l’osservazione, rivelatasi poi in seguito decisiva per la cura, che il nostro Treponema non ama molto il calore e che non resiste al di sopra dei 39°. La cosa però passò inosservata perché a quel tempo per la cura ci si era focalizzati sul Salvarsan 606, farmaco ad uso chemioterapico.
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