Il bastone di Asclepio
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com]
La scuola di Vienna

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Nel campo delle Arti e delle Scienze per indicare un luogo fisico nel quale si sono coagulate esperienze comuni diventate in seguito punti di riferimento, si suole utilizzare il termine “scuola”.

In Medicina per ogni disciplina o branca possiamo di solito identificare un personaggio che grazie ai suoi studi diventa “maestro” per le generazioni successive. Una “scuola” è tanto più rinomata e ricordata nel tempo, quanti più “maestri” può annoverare tra le sue fila ed è questo il caso della “scuola” o Università della città di Vienna.

Fondata il 12 marzo 1365 dal duca Rodolfo IV, dal quale proviene il nome aggiuntivo di “Alma Mater Rudolfina”, è l'Università più antica tra i paesi di area germanica.

In campo filatelico abbiamo una bella serie emessa nel 1937 dall’Amministrazione Postale Austriaca, la quale ci offre lo spunto per parlarne unitamente agli studiosi che vi hanno lavorato e alle scoperte da loro fatte. Seguiremo nel farlo l’ordine dato dal facciale.

5 groschen – Gerhard von Swieten (1700-1772)
Diventato medico personale della sovrana Maria Teresa, con alle sue conoscenze in campo ostetrico riuscì a curarne la presunta sterilità favorendo la nascita di ben 16 figli. Grazie alla sua posizione favorì il cambiamento del Servizio Sanitario Austriaco, la nascita in Vienna di un Giardino Botanico e di un laboratorio chimico e si impegnò nell’insegnamento.
Fu inviato in terra Morava per estirpare le locali credenze su streghe e vampiri. In vita ricevette diverse onorificenze tra cui il titolo di “fellow” presso la Royal Society e l’ingresso nella Reale Accademia delle Scienze Svedesi.

8 groschen – Leopold Auenbrugger (1722-1809)
Figlio di un oste, fin da piccolo imparò nella cantina del padre a capire, tramite la percussione delle botti e dal suono che ne scaturiva, il livello del “dolce” liquido all’interno. Mai avrebbe pensato che ciò lo avrebbe portato da adulto, durante la sua professione medica, a sfruttare questi meccanismi per “auscultare” la cassa toracica di pazienti affetti da malattie polmonari. I suoi studi portarono successivamente il francese Laennec alla costruzione dello stetoscopio, che ancora oggi, in forma moderna, è tra i “ferri del mestiere” del medico generico.

12 groschen – Karl von Rokitansky (1804-1878)
E’ considerato il padre della moderna anatomia patologica, che considerò materia fondamentale da studiare al fine di poter agire correttamente nei confronti del malato. La sua opera principale in tre volumi “Handbook of Phatologic Anatomy” è stato per anni un testo fondamentale frutto della sua pratica autoptica su migliaia di soggetti. Coprì incarichi importanti sia all’interno della stessa Università che nelle istituzioni pubbliche; fondò insieme a Joseph Skoda la II Scuola Medica di Vienna.

20 groschen – Joseph Skoda (1805-1884)
Infanzia trascorsa in condizioni di estrema povertà, lavorando durante il giorno e studiando la notte a lume di candela, si laureò in Medicina nonostante in molti gli avessero consigliato una carriera da matematico. Si trovò subito a contatto con una epidemia di colera che imperversava in territorio boemo e realizzò quanto fosse scarsa la sua preparazione accademica. Si prodigò affinché più che le medicine fosse una severa pratica igienica a debellare la malattia. Alla base della sua pratica medica ci fu l’investigazione sul paziente al fine di una corretta diagnosi.

24 groschen – Ferdinand Hebra (1816-1880)
Considerato il padre della moderna Dermatologia, fu influenzato dagli studi di Rokitansky che gli permisero di mettere in relazione le malattie della pelle con le lesioni anatomo patologiche. A contatto con pazienti affetti da scabbia ne stabilì la sua origine parassitaria. La sua opera principale “Lehrbuch der Hautkrankheiten“ è un manuale delle malattie della pelle e comprende una meticolosa classificazione di più di un centinaio di casi, restando per più di un secolo l’opera di riferimento.

30 groschen – Ferdinand Ritter von Arlt (1812-1887)
Le sue origini modeste non gli impedirono di diventare un caposcuola nella branca oftalmologica. Nonostante i suoi incarichi apicali, condusse uno stile di vita modesto e lontano dal lusso; sempre pronto a prestare gratuitamente la sua opera e ad aiutare studenti in difficoltà, ritornava spesso al suo paese natale, per curare i concittadini affetti da malattie agli occhi. Fu un prolifico scrittore e ci ha lasciato innumerevoli opere di riferimento nel campo.

40 groschen – Joseph Hyrtl (1810-1894)
Anatomista di fama mondiale, iniziò la sua carriera, ancor prima di laurearsi, come “sezionatore” durante le dimostrazioni anatomiche; ciò gli consentì di acquisire gran manualità nel campo e per tale ragione le sue lezioni di anatomia erano assiduamente seguite dai suoi studenti. Aveva un pessimo carattere e non era ben voluto dai suoi colleghi che lo consideravano un soggetto arrivista e senza scrupoli. Si arricchì grazie al commercio di parti anatomiche che riusciva a trattare e conservare attraverso tecniche di sua invenzione e che poi vendeva ad Università e Musei.
Nel Mutter Museum di Filadelfia si conserva la sua raccolta di crani che gli servirono per i suoi studi sulle variazioni anatomiche delle popolazioni caucasiche.

60 groschen – Theodor Billroth (1829-1894)
Anche lui un maestro nel suo campo: la chirurgia. Orfano di padre a cinque anni, musicalmente dotato, fu invece dalla madre per motivi economici indirizzato verso la carriera medica. Ideò e mise in pratica diverse tecniche chirurgiche, tra le quali la più famosa rimane la resezione della parte finale dello stomaco. Fu pioniere nei primi interventi di chirurgia plastica e si adoperò affinché l’apprendistato del chirurgo passasse da un preliminare lavoro in ospedale, ad una sperimentazione su cadaveri ed animali, seguita da un periodo non inferiore a due/tre anni come assistente presso una clinica chirurgica, il tutto affiancato da una solida teoria acquisita sui testi.

64 groschen – Theodor Meynert (1833-1892)
Concludiamo con chi gettò le basi della moderna neuropsichiatria; nel suo caso questa definizione è però riduttiva in quanto Meynert, da anatomico, fu anche il primo a portare avanti ricerche sulla fisiologia dell’encefalo e del sistema nervoso. Piccolo di statura, sgraziato nei movimenti e impacciato nel parlare, cosa che rendeva estramemente noiose le sue conferenze, fu di contro un “maestro” e tra i suoi allievi illustri ricordiamo Sigmund Freud e Julius Wagner-Jauregg.