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un quaderno di appunti

di

Franco Moscadelli


 

 

Ricerca ed individuazione delle scritte cancellate su documenti postali censurati

esperimento
 

Ho cercato di fare questo esperimento con l’ausilio di metodi spettrografici per ricercare qualcosa di nuovo, quello che nessuno in Italia ha finora (penso) mai provato a fare, sia per la ricerca della storia “vera e propria” che per la stessa storia postale:
TENTARE di leggere “SOTTO LE CANCELLATURE” delle cartoline e delle lettere CENSURATE nei periodi bellici!
Sia nella prima guerra che nella seconda guerra mondiale vennero istituite commissioni di censura: era vietato inviare cartoline con paesaggi, vietato includere francobolli nelle lettere, vietato usare sistemi criptici di scrittura, la stenografia, scrivere dietro i francobolli, ecc. ecc. Le buste venivano aperte e se vi erano scritte o frasi non concesse venivano sistematicamente cancellate con una pennellata di inchiostro di china nero o se proprio le frasi erano considerate gravi, la corrispondenza era trattenuta e la censura segnalava il fatto alle autorità militari che prendeva seri provvedimenti per i civili e molto più pesanti per i militari.

Continuiamo con la ricerca, anche se non sempre è possibile avere risultati soddisfacenti! Ma non si sa mai, potremo trovare qualcosa che potrebbe modificare …”la storia” !! Se qualche lettore ha del materiale simile e volesse provare a fare l’esperimento non deve fare altro che inviarmelo…
 


 

Ecco una parte di una cartolina postale da 15 centesimi spedita da Milano il 21-4-42 e censurata. La scritta è in indaco scurissimo e l’ho sottoposta ad indagine infrarossa (con prove e filtraggi di colore diverso). Sono riuscito a visualizzare e decifrare la scritta sotto la patina nera:
 

 


…”anche se vorrei quello che tu sai”. Evidentemente la frase non era gradita e fu cancellata. Bello no?


Esistono molti documenti del genere e sarebbe bello controllarne il più possibile, ma purtroppo molti sono scritti con inchiostro indaco chiaro o azzurro e queste tonalità di pigmento scompaiono quasi del tutto se esposte alle radiazioni infrarosse anche usando un filtro nero che taglia tutte le radiazioni fino a 800 nanometri e oltre.

Un altro esempio tipo, da un biglietto postale per prigionieri di guerra proveniente da G. P. O. Bombay, datato 7-7-43 con due righe censurate:
nella foto spettrografica sottostante non riusciamo ad intensificare il tratto delle lettere che risultano già chiare sopra la striscia di cancellazione della censura, (che in questo caso è stata spalmata in doppio strato) nemmeno con un filtro appropriato.

Notiamo invece una colonia di muffe del cartone sotto la patina nera ( nella foto è grigio rosacea) e difetti della carta. Solo un accenno di lettere non distinguibili.

 

Controlliamo ora il retro di una cartolina postale in franchigia diretta a Sartirana Lomellina (Pavia) del 26-9-42 dalla posta militare 152, presentante censura sul “luogo di scrittura”:


Naturalmente anche in questo caso è stato molto difficile appurare la provenienza ma:
con la foto infrarossa convenzionale e filtraggio appropriato con uso di fonti fluorescenti UV qualcosa è risultato visibile, quanto basta a decifrare il luogo (che in questo caso doveva restare segreto): 


-“DON”- Piccola parola di sole tre lettere ma grandiosa per le vicende storiche successe in loco. Sfortunatamente per noi italiani (dopo l’insediamento russo della nostra 8^ Armata Italiana proprio nei mesi della presente cartolina postale) si ruppe il fronte durante la “seconda battaglia difensiva sul Don” nel dicembre del 1942 e dovemmo ripiegare con notevoli perdite e molti nostri militari fatti prigionieri. Chissà se il sig. Mario Mazzocco, artigliere del 52° reggimento della Divisione “Torino” presso l’11^ batteria contraerei da 20mm, (PM 152) sia riuscito a rientrare in Italia. Ecco come una semplice cartolina ed un piccolo accorgimento, diventa una cartolina eccezionale che “descrive la storia”, un documento degno di restare in una collezione che si rispetti.


Un ringraziamento particolare al sig. Eugenio Priola di Vigevano per la gentile cessione dei documenti usati per il positivo esperimento.
 

Franco Moscadelli
www.francomoscadelli.it

 


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