falsificazioni... ci risiamo
Mi sono stati inviati ultimamente alcuni pezzi da
sottoporre a perizia di cui alcuni inevitabilmente si sono rivelati
trucchi per frodare il collezionista; vediamone alcuni:
Una letterina da Siena per Reggio con affrancatura insufficiente (foto
scadente). Due pezzi di due crazie, uno della prima emissione ed uno della
seconda avente l’annullo a 5 sbarre di Siena ed il colore del “PD” e
dell’annullo dc in colore molto chiaro. A prima vista poteva sembrare una
discreta busta “gemella” ma gli annulli non mi piacevano:
1) Quello “insufficiente” è stato prima “intinto” nel colore magenta e poi
nel colore nero per dare l’impressione della ossidazione dell’inchiostro;
2) l’annullo a 5 sbarre è più lungo dell’originale di almeno 2,5 mm;
3) la tariffa insufficiente è stata rilevata inspiegabilmente a Firenze e
non alla partenza e non c’è tassa.
4) La parte del francobollo di sx coperta dall’altro francobollo per “150
anni” non ha il minimo segno di variazione cromatica.
5) Staccando il francobollo di dx notiamo che porta ancora dei minimi
frammenti di carta che non sono della busta su cui è attaccato.
6) Con una foto spettrografica all’infrarosso scopriamo pure parte delle
“impronte digitali” del falsario. Mi dispiace per l’acquirente ma questa
busta è veramente “farlocca” come dice un mio grande amico filatelista…
Vediamo ora una pseudo-varietà moderna di “doppia stampa” su francobolli
in sfoglia di legno emessi il 2 luglio del 2007, (da notare che mi sono
stati inviati degli esemplari di cui alcuni già periziati come autentici):
Per il particolare tipo di stampa litografico su sfoglia di legno
monocolore sarebbe improbabile che il foglio possa passare due volte, ma
tutto è possibile.
Controlliamo meglio ingrandendo l’immagine della stampa del
francobollo:
sembrerebbe tutto a posto, colore dell’inchiostro simile, caratteri
simili… aumentiamo l’ingrandimento:
Ecco ora cominciamo a “vederci più chiaro”. Notate la stampa della riga di
sotto (quella spostata) in particolare la conformazione delle intersezioni
dei segni agli incroci del numero 4, si notano dei “rigonfiamenti”
caratteristici della riproduzione fotolitografica.
L’immagine del foglio è stata sicuramente fotografata e rifatto un
“impianto” in fotolitografia per ristampare privatamente tali francobolli,
per cui trattasi di un ennesimo trucco per frodare i collezionisti di
specializzazioni italiane. Mi dispiace per l’acquirente che ha pure speso
soldi per la perizia. Non mi stancherò mai di dirvi di controllare sempre
tutte le possibilità prima di effettuare un acquisto!!
Franco
Moscadelli
www.francomoscadelli.it
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