Il Museo Nazionale del Collezionismo Storico è certamente il primo museo del collezionismo in Italia. Essendone materialmente coinvolto non dovrei essere io a parlarne, ma la brillante idea è del presidente dei Collezionisti Storici Aretini Alain Borghini, io l'ho solo condivisa e quindi lo posso raccontare.
I Collezionisti storici aretini si definiscono i figli della Fiera, quella Antiquaria, nata ad Arezzo nel 1968. Sicuramente la Fiera aretina ci ha aiutato a scoprire la nostra vocazione, ci ha permesso di arricchire le nostre collezioni e ci ha aiutato a scoprire altri oggetti da raccogliere e studiare, ma è l'oggetto, ciò che rappresenta o ha rappresentato, che ci avvince ed affascina più di ogni altra cosa.
L'oggetto che collezioniamo racchiude una storia, lo sentiamo caro perché ci fa rivivere quella specifica bella sensazione da noi provata, che esso custodisce per noi nella sua anima, così ogni volta che lo guardiamo e lo tocchiamo ci riappropriamo in parte di quell'anima conservata per noi.
L'oggetto preserva e tramanda la memoria storica dell'umanità, fatta sì di sensazioni ed emozioni, ma che anche conserva e protegge il vissuto, quello di tutti i giorni, racchiude la nostra e l'altrui memoria, non è necessario che esso sia raro, bello ed artistico, perché è certamente unico in quanto serba il nostro vissuto, fatto di piccole e grandi cose, belle o brutte che siano state.
L'oggetto che collezioniamo ha anche una grande virtù: la sua vita è normalmente molto più lunga della nostra e quindi possiamo tranquillamente affidargli una parte di noi stessi.
Il MUNACS è ad Arezzo, nella ex-chiesa di San Sebastiano, in via Ricasoli 1, nel cuore del centro storico della città a 100 metri dal Duomo, dal Comune e dalla Chiesa di San Domenico, proprio lungo il percorso della Fiera Antiquaria; èaperto dal mercoledì alla domenica, con orario: 10,30 - 12,30 / 14,30 - 16,30 ed il costo del biglietto è di € 3,00 (ingresso gratuito per i giovani fino a 12 anni).
Nel momento presente sono esposte 22 collezioni private: dagli spartiti musicali alla storia del gioco negli ultimi 200 anni, dalla medaglistica napoleonica alla filatelia ed alla storia postale, dalla numismatica all'archeologia industriale, dalla storia della massoneria e dell'illuminismo a quella della stiratura degli abiti, dalla cultura contadina allo sviluppo tecnologico in agricoltura, dall'arte della ceramica nelle diverse epoche storiche, alla storia della motorizzazione in Italia ed altro ancora. Le collezioni si avvicendano ogni 6 mesi e sono abbinate a collezioni ad invito esposte per la durata di 3 mesi, in questo primo trimestre sono in mostra due importanti collezioni: "La lunga vita del biglietto di ingresso" e "Le vignette emblematiche o en-tête del periodo rivoluzionario".
Le pareti della Sala Grande sono decorate con la linea del tempo più lunga del mondo (16 metri di lunghezza) in cui oltre diecimila anni di storia dell'umanità sono raccontati attraverso la rappresentazione di personaggi e luoghi intimamente connessi al collezionismo, l'opera è stata realizzata dal disegnatore nonché antropologo Giovanni Caselli.
Ai piccoli visitatori è riservata una sorpresa, un gioco: MUUUNIE che sarà in grado di far loro apprezzare le collezioni senza dover necessariamente sbadigliare. Ai più grandi è dedicato invece l'angolo per il SELFIE.
Accompagnaci… e scopri il nostro museo.
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