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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: AGOSTO 2007 | ||||||||
AMILCARE PONCHIELLI | ||||||||
IL PERSONAGGIO Amilcare Ponchielli nacque a Paterno (Cremona) il 31 agosto 1834, da genitori che gestivano, in quel piccolo paese agricolo, una modesta privativa di sali, tabacchi e generi vari.Ricevette le prime lezioni di musica dal padre organista nella chiesetta di San Dalmazio e affinò la sua preparazione sotto la guida del maestro Francesco Gorno di Casalbuttano. A nove anni, superato il difficile esame di ammissione, divenne allievo del Conservatorio di Milano, grazie all'interessamento del marchese Giovanni Battista Jacini, imprenditore e possidente del luogo. Sui registri degli insegnanti, dopo solo sei mesi dalla sua entrata nel Conservatorio, si poteva leggere, questa annotazione: "Sa molto per la sua età .....lo si lascia girare nelle aule durante le lezioni a suo piacimento..." I suoi compagni lo chiamavano "il genietto" e, in collaborazione con tre amici studenti, scrisse l'operetta "Il Sindaco Babbeo". Conclusi gli studi, con il diploma di maestro di musica, si trasferì prima a Cremona, ove svolse l'attività di organista nella chiesa di Sant'Imerio, e poi Piacenza. Durante questo periodo (1856), scrisse "I promessi sposi" , rappresentati con successo il 30 agosto al teatro Concordia di Cremona. Per l'apertura del Teatro dal Verme di Milano, nel 1872 ricevette l'incarico di comporre un'opera. In quella occasione modificò "gli sposi" ottenendo molti lodevoli consensi. Dopo il suo successo, Amilcare, fino ad allora modesto direttore di banda a Cremona e maestro di cappella a Bergamo, nell'arco di quattro anni consegnò al teatro melodrammatico due opere che lo consacrarono "genio" in modo definitivo: nel 1874 "I Lituani", su libretto del Ghislanzoni e, nel 1876, "La Gioconda", dramma lirico, in collaborazione con Arrigo Boito (sotto lo pseudonimo di Tobia). A partire dal 12 febbraio e per 16 sere consecutive La Gioconda fu fatta ascoltare al pubblico milanese che la decretò "il capolavoro". Il 9 aprile il Ministro dell'Istruzione Pubblica gli conferì l'onorificenza di Commendatore della Corona d'Italia. La "Gioconda" venne applaudita in numerose città italiane e rappresentata con successo al Teatro Liceo di Barcelona, al Covent Garden di Londra e al Metropolitan di New York. Il trionfo all'estero continuò nei teatri: Reale di Madrid, Accademy of Music di Filadelfia, Colon di Buenos Aires, Municipale di Santiago. A settembre il maestro si recò a San Pietroburgo, in Russia, dove, al Teatro Mariinskij, l'opera venne rappresentata il 6 ottobre ed il 20 novembre andò in scena " I Lituani" con il titolo di "Aldona", dal nome della protagonista femminile. Notevole fu il successo delle due opere, tanto che lo Zar, gli fece avere, il 28 giugno 1885, l'onorificenza di Commendatore dell'Ordine di San Stanislao. Enorme è il numero delle sue opere, sempre seguite ovunque da strepitosi consensi. Nel dicembre del 1885 Ponchielli si recò a Piacenza per la rappresentazione de "La Gioconda " con protagonista sua moglie Teresina Brambilla. A causa della salute precaria per una broncopolmonite, il Maestro decise di rientrare a casa. Il viaggio in treno, in una carrozza non riscaldata, aggravò fatalmente le sue condizioni. Tornato a Milano, volle riprendere l'insegnamento al Conservatorio. L'otto gennaio 1886 arrivò faticosamente a scuola e non riuscì a correggere le composizioni. Gli stessi allievi lo accompagnarono a casa, ove morì alle ore 23 e 35 del giorno 16. |
LA MELODIA Nella seconda scena del terzo atto della "Gioconda", durante la festa a casa di Alvise Badoero, capo dell'inquisizione, dodici ballerine (le ore) danzano in cerchio intorno a due ballerini (le lancette).E' "La danza delle ore", la più famosa delle composizioni di Ponchielli, ripresa anche dalla Disney per il suo film di animazione "Fantasia" (2000). |
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IL FRANCOBOLLO Emesso dall'Italia l'8 marzo 1986 in occasione del centenario della morte. Dentellato 14 x 13 ½ Yvert 1693 |