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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: OTTOBRE 2012 | ||||||||
john lennon | ||||||||
IL PERSONAGGIO John Winston Lennon vide la luce nel pomeriggio del 9 ottobre 1940 a Liverpool, mentre sulla città infuriava un bombardamento aereo. Il secondo nome fu scelto da sua madre Julia Stanley in onore del premier inglese Churchill. Il padre, marinaio, era in quel momento imbarcato, e comunque il matrimonio dei genitori del piccolo John non durò a lungo. Dopo il divorzio, avvenuto nel 1945, il padre si trasferì in Nuova Zelanda, mentre la madre, dopo una breve relazione con un soldato gallese da cui ebbe una figlia, si risposò. Preoccupata per questa instabile situazione familiare, la zia materna Mimi decise allora di prendere in casa il nipote. Con zia Mimi e suo marito George (la coppia non aveva figli propri) il futuro Beatle passerà infanzia e adolescenza nella casa al 251 di Menlove Avenue, a Woolton, sobborgo di Liverpool. La zia era convinta che John fosse dotato di un notevole abilità nel disegno, e dopo gli insuccessi della scuola superiore, riuscì a farlo entrare al Liverpool College of Art, ma anche questa esperienza scolastica però naufragò. Nel frattempo però John, grazie ai dischi di Elvis Presley che ascoltava quando andava a trovare sua madre aveva incontrato il rock-and-roll. E sempre sua madre gli aveva regalato la prima chitarra. Con quella chitarra (e con un armonica comprata su consiglio di un pensionante della zia Mimì) John iniziò a suonare e presto fondò il suo primo complesso, i Quarrymen. E fu in occasione del secondo concerto (tenuto nel cortile della chiesa di Woolton) che conobbe Paul McCartney. Nacque così, e si cementò nei pomeriggi passati nel salotto di casa sotto lo sguardo vigile di zia Mimì (che diffidava di Paul, di ceto sociale più basso), la formidabile accoppiata Lennon-McCartney, firma di quasi tutti i successi dei Beatles. Nei primi mesi del '60, con l'arrivo di George Harrison, Stuart Suncliff e Pete Best, nacquero ufficialmente i Beatles, che subito dopo ottennero un contratto e partirono per Amburgo. Nettamente contraria al viaggio era la zia Mimì, che in quell'occasione pronunciò la famosa frase "La chitarra va bene, John, ma non ti darà certo di che vivere", fatta anni dopo incidere da Lennon su una targa d'argento, regalata ovviamente alla zia. Per due anni la carriera dei Beatles, che nel frattempo raggiunsero la loro formazione definitiva, con Ringo Starr alla batteria, si svolse tra Liverpool e Amburgo. Poi nel 1963 il manager Brian Epstein fece loro incidere il primo 33 giri Please Please Me... e fu beatlemania, una mania ancor oggi viva, anche se il complesso si sciolse alla fine degli anni '60. A contribuire alla fine dei Beatles, oltre alle vicende di droga di John Lennon, fu il suo incontro con l'artista giapponese Yoko Ono, con la quale fondò la Plastic Ono Band, fu protagonista di alcuni clamorosi bed-in di protesta, e si sposò, cambiando il suo nome in John Winston Ono Lennon. Esaurita anche l'esperienza della Plastic Ono Band, Lennon iniziò nel 1970 la sua carriera da solista con il disco Imagine, destinato a diventare il suo maggior successo. Nel 1975, con la nascita del piccolo Sean (un altro figlio, Julian, lo aveva avuto dalla prima moglie Cynthia Powell), John Lennon si ritirò dalle scene per dedicarsi completamente al figlio. Tornerà sulle scene (e in sala di incisione) solo nel 1980, per registrare l'album Double Fantasy, uscito a novembre. Poche settimane dopo, mentre rientrava nella casa newyorkese dove viveva con Yoko, John Lennon venne colpito da quattro revolverate sparate a bruciapelo da Mark Chapman, un 25enne squilibrato (e suo fan) al quale poche ore prima, uscendo di casa, aveva firmato un autografo. Erano le 22:51 dell'8 dicembre: nonostante il pronto ricovero in ospedale, John Lennon fu dichiarato morto alle 23:07. Il suo corpo fu cremato, e parte delle sue ceneri dispersa nell'Oceano Atlantico; nessuno sa dove giacciano gli altri resti mortali del musicista forse più famoso di tutti i tempi. |
LA MELODIA You may say I'm a dreamer You may say I'm a dreamer |
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IL FRANCOBOLLO Foglietto emesso da Gibilterra |