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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: DICEMBRE 2013 | ||||||||
pau casals | ||||||||
IL PERSONAGGIO Pau Casals i Delfilló, universalmente noto con il nome spagnolizzato di Pablo che in virtù delle leggi in vigore figurava sui suoi documenti ufficiali, nacque in Catalogna, a El Vendrell, il 29 dicembre del 1876. Suo padre Carles, organista e maestro del coro di parrocchia, gli diede una prima formazione musicale, facendogli studiare piano, organo, canto e violino. E fu soprattutto a questo ultimo strumento che il giovane Pau si dedicò, partecipando a un concerto già all'età di 7 anni. Nonostante questo, il padre era restio a fargli intraprendere la carriera di musicista, e fu solo grazie all'appoggio della madre Pilar Delfilló che riuscì, nel 1888, a trasferirsi a Barcellona, dove si iscrisse alla Escola Municipal de Música. Fu a Barcellona, e precisamente nel retrobottega di un negozio di articoli musicali, che nacque l'amore di Casals per il violoncello: all'età di 13 anni infatti si trovò per le mani gli spartiti delle suites per violoncello di Bach, e su quelle righe di musica, oltre alla propria formazione di virtuoso del violoncello, Pau costruì anche una solida fama internazionale. Nel 1891 già si esibiva come solista in concerto, e solo due anni più tardi, mentre con un trio suonava in un caffè, fu notato dal compositore Isaac Albeniz, che lo raccomandò alla reggente Maria Cristina d'Asburgo. Questo gli consentì di completare gli studi al Real Conservatorio de Música e di iniziare una brillante carriera di concertista e insegnante nelle più importanti città europee e americane. Nel 1919, nella sua Barcellona, fondò la Orquesta Pau Casals, di cui diresse il primo concerto pubblico e che coordinò fino al 1936, anno in cui la Guerra Civile spagnola lo obbligò a scioglierla. Il violoncellista era infatti fortemente avverso al dittatore Francisco Franco, al punto di abbandonare nel 1938 la Spagna, per auto-esiliarsi poco oltre il confine francese, nel paesino catalano di Prada de Conflent. Dopo alcune sporadiche apparizioni in concerto negli anni successivi, con la fine della Seconda Guerra Mondiale l'opposizione di Casals al regime franchista si acuì al punto di spingerlo a sospendere in segno di protesta la propria attività di musicista. Solo nel 1950, in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Bach, accetto di tornare a esibirsi in compagnia di altri celebri musicisti invitati a Prada de Conflent proprio per suonare con lui: nacque così il Prades Festival, che da allora si ripete annualmente e che dal 1982 è intitolato al suo nome. Intanto, pur continuando a rifiutarsi di suonare nei paesi che mantenevano relazioni diplomatiche con la Spagna di Franco, Casals riprese l'attività di compositore, concertista e insegnante, e dopo il matrimonio con una sua giovane allieva originaria di Portorico, si trasferì nell'isola americana dove, tra l'altro, sua madre Pilar era nata, e dove lui fondò la Puerto Rico Symphony Orchestra e il Conservatory of Music. Una delle sue ultime composizioni fu l'Inno delle Nazioni Unite, commissionatogli dal segretario U Thant e da lui stesso diretto al debutto newyorkese nell'ottobre del 1972. In quella stessa occasione fu insignito della Medaglia della Pace dell'ONU. A un giornalista che gli chiedeva perché, a novant'anni ampiamente compiuti, continuasse ancora ad esercitarsi al violoncello per tre ore al giorno, rispose: "Beh, ultimamente ho notato qualche miglioramento. Mi sembra sia il caso di insistere, no?" Pau Casals morì il 22 ottobre del 1973 a San Juan de Puerto Rico, senza aver visto la fine della dittatura franchista, che tanto aveva osteggiato in vita. Essendosi sempre rifiutato di rientrare in patria, il suo corpo fu sepolto nel Puerto Rico National Cemetery. Ci vorranno ancora tre anni prima che, nei primi mesi del post-franchismo, il re Juan Carlos I renda omaggio alla sua arte e alla sua memoria con l'emissione di un francobollo in occasione del centenario della nascita. E altri tre anni per vedere, nel 1979, i suoi resti mortali fare ritorno nella sua Catalogna natale, a El Vendrell. |
LA MELODIA Il mottetto O vos omnes, il cui testo proviene dal Libro delle Lamentazioni (1,12), fa tradizionalmente parte dei Responsori per il Mattutino del Sabato Santo. Molti i musiscisti che, nel corso dei secoli, hanno fornito una loro interpretazione, da Tomàs Luis de Vitoria a Carlo Gesualdo. Anche Casals ne compose uno, nel 1932, che è oggi tra le sue composizioni più eseguite. |
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IL FRANCOBOLLO Emesso dalla Spagna Yvert 2025 |