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il musicalista
il personaggio del mese: SETTEMBRE 2014
ANTONÍN DVOŘÁK

IL PERSONAGGIO

Come molti altri musicisti poi divenuti famosi, quando Antonín Leopold Dvořák nacque l'8 settembre 1841 nel villaggio di Nelahozeves il padre aveva in mente per lui un futuro nel quale la musica non era prevista, o perlomeno era destinata a ricoprire un ruolo di secondo piano. Pur essendo un apprezzato suonatore di zither (tradizionale strumento a corda boemo che si suona tenendolo sulle ginocchia) František Dvořák avrebbe voluto infatti che il suo primogenito lo affiancasse nell'attività di oste e macellaio che gli aveva assicurato, se non l'agiatezza, almeno la tranquillità economica.

Ben presto però si rese conto delle eccezionali capacità del giovanissimo Antonín, soprattutto come suonatore di violino e viola, e decise di assecondarne le aspirazioni. Lo fece quindi studiare prima a Zlonice, presso uno zio, e poi alla Scuola per Organo di Praga.

Per guadagnarsi da vivere in città, Dvořák suonava il violino nei locali e la viola in diverse orchestre, tra cui quella del Teatro Provvisorio di Praga diretta da Bedřich Smetana, con il quale condivise il forte legame artistico con le espressioni della musica tradizionale boema. Impartiva anche lezioni di musica, e fu così che conobbe la sua prima moglie Anna Čermáková, sorella minore di una sua allieva della quale era in realtà innamorato, e che pare gli avesse ispirato il ciclo di canzoni per voce e pianoforte Cipressi.

In quei primi anni '60 Dvořák aveva infatti iniziato a cimentarsi nella composizione, attirando l'attenzione di Johannes Brahms e del critico musicale Eduard Hanslick: grazie a loro ottenne una borsa di studio che gli consentì di dedicarsi con più agio all'attività di compositore, raggiungendo negli anni un notevole successo.

Nel 1884, ormai apprezzatissimo compositore in patria, era ormai pronto per cimentarsi con i palcoscenici internazionali: il grande successo ottenuto a Londra dirigendo il suo Stabat Mater gli valse l'interessamento della Royal Philarmonic Orchestra, che gli commissionò due sinfonie, e gli aprì la strada per la successiva avventura americana.

Chiamato a New York nel 1892 da una ricca esponente dell'alta società statunitense, Dvořák assunse la direzione del Conservatorio Nazionale con l'incarico specifico di creare una scuola di composizione nuova ed autenticamente americana. Per accettare, pose una condizione: gli studenti dotati di talento ma privi dei mezzi economici dovevano essere ammessi gratis alla scuola; si tratta del primo esempio di quello che negli Stati Uniti viene ancor oggi chiamato "need-based financial aid".

Allo scadere del contratto, nel 1895, il compositore decise di rientrare in Europa, e pare che a tale decisione non fosse estranea la decurtazione dello stipendio e la discontinuità della sua corresponsione, causati da un periodo di forte depressione economica: destino a dir poco paradossale per chi, come lui, si era battuto per far avere aiuti economici agli studenti più poveri. Al periodo americano risale la composizione della più famosa delle sue opere, la Sinfonia n°9, detta "dal Nuovo Mondo".

Dal 1895 in poi, a parte due viaggi a Londra, Dvořák non abbandonò più la sua amata Boemia, resistendo anche ai continui inviti di Brahms, il quale aveva dichiarato di considerarlo "il solo contemporaneo che abbia davvero valore" e che tentò in ogni modo di convincerlo a trasferirsi a Vienna.

A Praga era ormai una celebrità, tanto che il suo sessantesimo compleanno fu celebrato con onori degni di una festa nazionale. Pochi mesi prima Dvořák era entrato a far parte della Herrenhaus, la camera alta del Consiglio Imperiale austro-ungarico, mentre verso la fine dell'anno fu chiamato a ricoprire l'incarico di direttore del Conservatorio di Praga.

Il suo stato di salute però stava rapidamente peggiorando, tanto che già dalla primavera del 1900 aveva interrotto l'attività di direttore d'orchestra. La malattia, sulla cui natura non fu mai fatta luce, progredì fino a impedirgli di presenziare, nella primavera del 1904, all'esecuzione della sua Sinfonia dal Nuovo Mondo in occasione del Primo Festival della Musica Ceca, da lui fortemente voluto.

Morì il 1° maggio del 1904, dopo aver trascorso a letto le sue ultime cinque settimane di vita. Nemmeno dopo la morte fu possibile capire quale male lo avesse stroncato in età relativamente giovane: forse per un malinteso senso di rispetto nei confronti del grande maestro non fu infatti nemmeno disposta l'autopsia.

Quattro giorni dopo la morte, con gli onori di un funerale di Stato, le sue ceneri furono inumate nel cimitero praghese di Vyšehrad, dove tuttora riposano

LA MELODIA

Benché la più famosa ed eseguita opera di Dvořák, la Sinfonia n°9, ci parli di un "nuovo mondo", il compositore rimase sempre prodondamente attaccato alle radici popolari della Boemia, i cui temi musicali sono spesso presenti nelle sue composizioni.

Ad aprirgli la via del successo in patria furono le Danze Slave Op.46 del 1878, ma Dvořák non smise mai di comporre pezzi legati alle tradizioni della sua terra natia, come la dumka (danza popolare boema) che vi proponiamo, tratta dal Klavirni Kvintet Op.81 del 1887.


IL FRANCOBOLLO

Emesso dalla Boemia e Moravia
il 25 agosto 1941
nel centenario della nascita.

Yvert 63
Dentellato 12½
Ogni francobollo è accompagnato
da una vignetta che raffigura
gli attributi della musica e l'iscrizione
8-IX-1841-1941