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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: FEBBRAIO 2015 | ||||||||
Georges auric | ||||||||
IL PERSONAGGIO Nel 1917, mentre i teatri di Parigi erano praticamente tutti chiusi a causa della Prima Guerra Mondiale, il poeta modernista Blaise Cendrars e il pittore Moïse Kisling vollero provare a ridestare la vita artistica della capitale francese organizzando alcuni concerti nello studio del pittore Émile Lejeune. In occasione del primo di questi eventi, le pareti dello studio furono decorate con tele di Picasso, Matisse, Léger e Modigliani, mentre la parte musicale fu curata da Erik Satie, Honegger, Auric e Durey: fu questo concerto a dare a Satie l'idea di riunire attorno a sé un gruppo di compositori, conosciuto come Les Jeunes Nouveaux, che saranno i precursori del gruppo destinato a diventare noto col nome di Les Six. Les Six, i sei... vale a dire Louis Durey, Arthur Honegger, Darius Milhaud, Francis Poulenc, Germaine Tailleferre, e Georges Auric, che dei sei sarà il solo a partecipare a tutte le cinque opere che nel corso di 32 anni il gruppo riuscì a produrre. Tra queste, il balletto Les mariés de la tour Eiffel, di Jean Cocteau , che insieme a Satie esercitò sul giovane Auric una forte influenza artistica. Furono loro a prenderlo sotto la loro ala protettrice quando, non ancora quindicenne (era nato a Lodéve, paesino della provincia francese il 15 febbraio del 1899) ma già con una solida fama di enfant prodige, arrivò nel 1913 a Parigi per completare la sua educazione musicale. Negli anni successivi Auric si affermò come uno degli esponenti di punta dell'avanguardia musicale francese, componendo musiche per concerto, opere teatrali, balletti e, soprattutto, colonne sonore di film. Particolare curioso, ma che ben esemplifica l'effervescenza che caratterizzò la vita artistica di Parigi negli anni '20, ben prima di iniziare la sua carriera di compositore per musiche da film, Auric fece anche una apparizione come attore in una breve pellicola di René Clair, Entr'act, proiettata tra i due atti del balletto dadaista Relâche di Francis Picabia. Benché avesse a suo tempo duramente criticato il suo mentore Satie per la sua adesione al Partito Comunista francese, anche Auric rimase sempre legato a ideali politici e artistici di sinistra, alfiere di un esprit nouveau spiccatamente anarchico. Si legò così a gruppi di sinistra quali l'Association des Ecrivains et des Artistes Révolutionnaires (AEAR), la Maison de la Culture, e la Fédération Musicale Populaire. Per quello che riguarda la composizione, a partire dagli anni '30 il suo campo d'azione si concentrò prevalentemente sulla musica da film. Estremamente selettivo nella scelta delle pellicole alle quali dare la sua musica, privilegiò la collaborazione con il suo maestro Jean Cocteau (Le Sang d'un poète 1930, La Belle et la Bête 1946. Orphée 1950, e altri), e lavorò con registi del calibro di Marc Allégret (Sous les yeux d'Occident 1936, tratto dal romanzo di Conrad), il già menzionato René Clair, Jean Delannoy, ed altri mostri sacri del cinema francese. Nel secondo dopoguerra tuttavia Georges Auric allargò l'orizzonte delle sue collaborazioni a registi di altre nazionalità, come gli inglesi Robert Hamer, Terence Young e Charles Crichton, e gli americani William Wyler (l'indimenticabile Vacanze Romane, del 1953) e John Huston, guadagnandosi così una fama internazionale. A partire dalla seconda metà degli anni '60, in concomitanza con la nomina a direttore artistico dell'Opéra National de Paris, abbandonò gradualmente le colonne sonore, pur continuando a comporre musica da camera praticamente fino alla morte, avvenuta a Parigi il 25 luglio del 1983. |
LA MELODIA Il pezzo che proponiamo al vostro ascolto è tratto dalla colonna sonora di una film vincitore di due Oscar, un Golden Globe e un Leone d'argento Girato nel 1952 da John Huston, Moulin Rouge racconta la vita del pittore francese Henri de Toulose-Lautrec tra i frequentatori e le ballerine del noto locale notturno parigino, immortalate in quadri e affiches destinati a entrare nei libri di storia dell'arte. |
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IL FRANCOBOLLO Emesso dal Principato di Monaco Yvert 1472 |