pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori

torna al musicalista
il musicalista
il personaggio del mese: MARZO 2015
marco portogallo

IL PERSONAGGIO

La vita e la carriera artistica di Marcos António da Fonseca Simao, nato a Lisbona il 24 marzo del 1762, sono a tal punto legate all'Italia che il nome con il quale è meglio conosciuto è quello di Marco Portogallo.

Avviato fin da bambino agli studi musicali presso il Seminario Patriarcale di Lisbona, fu allievo del compositore João de Sousa Carvalho, e all'età di 14 anni aveva già al suo attivo almeno una composizione, un Miserere, al quale presto si aggiunsero altri pezzi sia sacri che profani.

Fu in qeusto periodo che la sua carriera musicale incontrò per la prima volta l'Italia, nelle sembianze di un maestro di canto, tale Borselli, che all'epoca si esibiva nei teatri di Lisbona. Oltre a riceverne le lezioni il giovane Marcos Simao, che nel frattempo era stato nominato primo organista del Seminario, scrisse per lui diverse canzonette e qualche scherzo.

Quando Borselli si trasferì a Madrid, Marcos lo seguì per un breve periodo, e ne approfittò per rinsaldare il suo legame con la musica italiana ricoprendo l'incarico di accompagnatore al clavicembalo dell'Opera Italiana.

Rientrato a Lisbona, ottenne anche il posto di cantante, sempre presso il Seminario, per poi ricoprire, appena ventitreenne, il duplice incarico di maestro di cappella e direttore del prestigioso Teatro do Salitre. Fu in questi anni che si dedicò alla composizione di farse e intermezzi, considerando tale attività propedeutica alla composizione di opere più importanti. Intanto, in omaggio a un amico di famiglia che lo aveva aiutato anche finanziariamente a studiare, aveva cambiato il proprio nome in quello di Marcos Portugal.

Fu molto probabilmente dal futuro re del Portogallo, Dom João VI, a incoraggiare e finanziare, nel 1792, l'avventura italiana che diede a Marcos la notorietà definitiva e il nome di Marco Portogallo col quale è celebre. A fronte di un debutto (L'eroe cinese) poco fortunato a Torino, fu Genova a tributargli un trionfo con l'opera buffa La bacchetta portentosa: da quel momento la sua carriera in tutti i maggiori teatri italiani, dal San Carlo di Napoli alla Pergola di Firenze, dalla Scala di Milano al Nazionale di Ferrara passò di successo in successo

Nel frattempo era stato nominato maestro di cappella della corte portoghese, cosa che lo obbligava a frequenti ritorni e prolungati soggiorni a Lisbona, anche se il suo amore per l'Italia lo portò sempre a ritornare nella penisola, almeno fino al 1800, anno in cui fece definitivamente ritorno in patria.

Con l'occupazione di Lisbona da parte di Napoleone, Marco Portogallo seguì la corte reale in Brasile, trovando tuttavia modo anche da lì di compiere un ultimo viaggio in Italia, prima di subire due ictus. Le sue condizioni di salute peggiorarono al punto di sconsigliare il viaggio di rientro a Lisbona alla fine dell'occupazione napoleonica, nel 1821.

Marco Portogallo rimase così a Rio de Janeiro, dove un terzo attacco ne provocò la morte il 17 febbraio del 1830.

LA MELODIA

Benché la sua notorietà sia essenzialmente legata alle opere liriche composte in Italia, Marcos Portugal non ha mai smesso di comporre anche musica sacra. Il pezzo che vi proponiamo (Dies Irae) è tratto infatti da una Messa da Requiem composta nel 1816, quando l'autore già si trovava in Brasile, dove morì.

IL FRANCOBOLLO

Emesso dal Portogallo
il 30 ottobre 1974

Dentellato 12
Yvert 1239