IL PERSONAGGIO

Se c'è una personalità che in qualche modo esemplifica la ricchezza culturale che attraversò il mondo mitteleuropeo nella prima metà del 1800, questo è Francesco Ezechiele Ermenegildo, cavaliere di Suppé-Demelli.

Il giovane Franz nacque infatti il 18 aprile 1819 in Dalmazia, a Spalato, da un padre belga e una madre viennese, e si formò culturalmente a Verona (armonia e flauto), Padova (giurisprudenza, perché il padre lo voleva avvocato), Milano (dove era un assiduo frequentatore della Scala), e naturalmente Vienna, dove si trasferì nel 1836 con la madre dopo la morte del padre, studiando prima al Politecnico, poi alla Facoltà di Medicina, e finalmente, seguendo la propria vocazione musicale, al Conservatorio della Società degli Amici della Musica.

Aveva appena diciassette anni, eppure aveva già composto, un anno prima, una Messa in fa maggiore che tuttavia fu pubblicata solo quarant'anni più tardi con il nome di Missa Dalmatica, ed in quei primi mesi di vita viennese trovò anche il modo di comporre la sua prima opera lirica.

Terminati gli studi musicali nel 1840, il poco più che ventenne Franz si vide offrire posti prestigiosi di direttore d'orchestra nei teatri più importanti della città, ma per raggiungere una vera notorietà musicale dovette aspettare ancora vent'anni.

Intorno al 1860 infatti, impressionato dal successo ottenuto da Offenbach a Parigi con le sue operette, Suppé diede inizio al fortunatissimo genere dell'operetta viennese, genere che nei decenni successivi sarebbe poi stato ripreso con enorme successo da diversi compositori, fra i quali Johann Strauss jr, Franz Lehar e Carl Michael Ziehrer.

Alla fine saranno trenta, e tutte coronate da successo, le operette composte da Franz von Suppé, anche se di molte di esse non rimane oggi che la fama legata alle sue celebri e frizzanti ouvertures, tra le quali non possiamo non citare Ein Morgen, ein Mittag und ein Abend in Wien (Mattino, pomeriggio e sera a Vienna) e Dichter und Bauer (Poeta e contadino).

Franz Von Suppé morì a Vienna il 21 maggio 1895, quattro anni dopo il debutto trionfale della sua operetta Juanita al Théâtre des Folies-Dramatiques di Parigi, dove il suo amore per l'operetta era nato.

I suoi resti riposano nel cimitero viennese di Zentralfriedhof, nell'area dedicata ad altri grandi compositori, tra i quali spiccano Beethoven, Gluck, Salieri, Schubert, Strauss e Brahms.