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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: OTTOBRE 2015 | ||||||||
domenico scarlatti | ||||||||
IL PERSONAGGIO Se c'è al mondo qualcuno del quale si possa dire che fin dalla nascita abbia respirato musica, questo è Giuseppe Domenico Scarlatti. Suo padre, Alessandro Scarlatti era un compositore italiano di musica barocca, e benché di origine siciliana, è considerato uno dei fondatori della grande scuola musicale napoletana. Ma anche lo zio Francesco, fratello minore di Alessandro, benché meno dotato e famoso, fu buon compositore. E le zie, AnnaMaria e Melchiorra furono apprezzate cantanti, così come l'altro zio, il tenore Tommaso. Buon ultimo in cotanta compagnia, il fratello maggiore di Domenico, Pietro Filippo, anche lui compositore. Sesto di dieci figli, Domenico nacque a Napoli il 26 ottobre 1685, e si può dire che sia stato avviato alla musica ancora in fasce. A sedici anni divenne compositore e organista della Cappella Reale di Napoli, e solo due anni dopo, nel 1703, debuttò in teatro con la sua prima opera, L'Ottavia restituita al trono. Consapevole delle sue doti, il padre volle che continuasse la sua formazione anche fuori da Napoli. Fu dapprima a Venezia, e poi a Roma, mentre grazie al suo estimatore Thomas Roseingrave le sue sonate venivano pubblicate a Londra. In Italia era apprezzato soprattutto come virtuoso del clavicembalo: durante una prova di abilità al palazzo del cardinale Ottoboni a Roma fu giudicato migliore di Händel, anche se a quest'ultimo venne riconosciuta una superiorità all'organo. A Roma Scarlatti rimase fino alla fine del 1719, quando accettò l'incarico di insegnante di musica di Barbara, infanta di Portogallo e in seguito, andata sposa a Ferdinando VI, regina di Spagna. Con lei Domenico si trasferì a Madrid, dove strinse una duratura amicizia con il celeberrimo mezzosopranista castrato Farinelli, anch'egli di origini napoletane. E a Madrid Domenico Scarlatti rimase fino alla morte, avvenuta nella sua casa di Calle Leganitos (dove ancora oggi una targa lo ricorda) il 23 luglio del 1757. Anche se la storiografia musicale lo classifica come un compositore barocco, la sua musica fu considerata un riferimento fondamentale nello sviluppo dello stile classico, e continuò ad essere conosciuta, ammirata e presa come fonte di ispirazione dai musicisti successivi, romantici compresi. |
LA MELODIA Benché abbia scritto diverse opere, molta musica sacra, e numerose composizioni da camera e organo, la produzione più nota di Giuseppe Domenico Scarlatti è data dalle 555 sonate per clavicembalo, strumento del quale fu acclamato virtuoso.Tra queste, nell'imbarazzo della scelta, vi proponiamo la Sonata K-20 in Mi maggiore, composta presumibilmente intorno al 1739. |
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IL FRANCOBOLLO
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