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il musicalista
il personaggio del mese: SETTEMBRE 2016
luigi cherubini

IL PERSONAGGIO

Benché la sua data di nascita sia per tradizione ufficialmente fissata al 14 settembre 1760, sono in molti a ritenere, basandosi anche su alcune indicazioni apparentemente fornite da lui stesso, a ritenere che in realtà Luigi Cherubini sia nato più di una settimana prima, ed esattamente l'8 di settembre.

A suffragare questa ipotesi, che non ha tuttavia scalzato quella ufficiale del 14, c'è tra l'altro il fatto che il suo nome completo sia Maria Luigi Carlo Zenobi Salvatore, e che nella Firenze dell'epoca fosse tradizione battezzare i nati nel giorno della Natività della Madonna (l'8 settembre, appunto) con il nome di Maria a precedere la lista degli altri nomi.

Comunque sia il giovane Luigi, decimo dei dodici figli di un maestro al cembalo che lo iniziò agli studi musicali prima del compimento dei sei anni, dimostrò ben presto di essere un vero e proprio enfant prodige, e appena tredicenne aveva già composto una Messa Solenne che fu eseguita con gran successo a Firenze. Lo stesso granduca Leopoldo, impressionato dai pezzi di musica sacra composti dal giovane Cherubini, gli assegnò una borsa di studio perché potesse continuare i suoi studi a Bologna prima, e a Milano poi.

A partire dal 1870 però Cherubini, che nel frattempo aveva iniziato a preferire la composizione operistica a quella religiosa, cominciò a trovare le tradizioni italiane troppo restrittive, fino a decidere di trasferirsi a Londra nel 1875. Sempre in quell'anno, nel corso di un viaggio a Parigi, ebbe occasione di conoscere Maria Antonietta, che lo apprezzò al punto di indurlo un paio di anni più tardi a stabilirsi a Parigi. In Francia, dove passerà il resto della sua vita con la sola eccezione di un breve periodo viennese, Cherubini trovò una seconda patria.

Dopo gli inizi nella Parigi di Maria Antonietta, passò indenne ed acclamato anche attraverso il turbolento periodo della Rivoluzione Francese e del Terrore, quando pur avendo abbandonato prudentemente Parigi per rifugiarsi in campagna, fu nominato professore alla Scuola di Musica della Guardia Nazionale.

Nel frattempo le sue opere continuavano ad essere rappresentate con successo a Parigi, e di lì a pochi anni anche Napoleone, che pure lo giudicava un po' troppo complesso e macchinoso, riconobbe la sua bravura. Sul finire del 1805, dopo la presa di Vienna, l'imperatore lo incaricò infatti di trasferirsi nella capitale austriaca in qualità di Directeur de la Musique.

Nonostante la calorosa accoglienza che il pubblico riserbò ai suoi lavori di questo periodo, e l'incondizionata ammirazione di musicisti come Haydn e Beethoven, che giunse addirittura a indicarlo come "massimo autore drammatico vivente", il trasferimento non fu molto gradito a Cherubini, che poco più di un anno dopo fece ritorno nella "sua" Parigi.

Ironia della sorte (o forse semplice evoluzione dei gusti) da quel momento in poi la sua popolarità come compositore operistico iniziò a declinare, inducendolo a ritornare alla composizione di musica sacra, dalla quale era partito, che gli fornì l'occasione per nuovi successi, fino al punto di essere nominato da Carlo X, dopo il restauro della monarchia, Surintendant de la Musique du Roi.

Passato indenne tra i numerosi rivolgimenti politici che scossero la Francia durante la sua vita, Luigi Cherubini, fu anche dal 1822 direttore del Conservatorio di Parigi, ed in questa veste ebbe frequenti e perfino aspri contrasti con Berlioz, guadagnandosi nell'occasione una fama, quella personaggio intrattabile, forse immeritata.

Nonostante il suo innegabile brutto carattere infatti Cherubini ebbe anche in tarda età numerosi amici, come il pittore Ingres, che volle celebrare la Legion d'Onore conferitagli nel 1841 con un ritratto, Rossini, e Chopin, accanto al quale appena un anno dopo, il 15 marzo del 1815, venne sepolto al cimitero del Père Lachaise.

LA MELODIA

Tra i primi incarichi ricevuti dopo che la restaurata monarchia lo aveva insignito della carica di Surintendant de la Musique ci fu quello di comporre un requiem da eseguire nell'anniversario della decapitazione di Luigi XVI, avvenuta il 21 gennaio 1973.

Ne nacque il Requiem in do minore, eseguito per la prima volta nella cattedrale di Saint-Denis il 21 gennaio 1817, che riscosse l'apprezzamento e le lodi di compositori del calibro di Beethoven, Brahms e Schumann.

Da quest'opera, che molti considerano la migliore composizione di Cherubini, abbiamo estratto per voi il Sanctus


IL FRANCOBOLLO

Emesso dalle Poste Italiane
il 27 giugno 1977

Dentellato 14×13¼
Yvert 1307