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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: OTTOBRE 2016 | ||||||||
ciprian porumbescu | ||||||||
IL PERSONAGGIO Quanto tormentata sia stata la breve vita di Ciprian Porumbescu, e quanto poi la sua figura sia diventata importante agli occhi dei rumeni, lo si può facilmente intuire anche dalle vicende legate al suo stesso nome. Quando infatti nacque, il 14 ottobre del 1853 a Șipotele Sucevei, il cognome di Ciprian era Gołęmbiowski, un nome di probabile origine polacca, ma oggi come allora abbastanza diffuso in Ucraina. La città natale di Ciprian, dove suo padre Iraclie era prete ortodosso, è infatti situata in quella parte della Moldavia storica chiamata Bucovina, che oggi si trova appunto ad essere divisa tra Ucraina, Romania e Moldavia moderna. Anche nella seconda metà del XIX secolo la regione era terra di frontiera tra tre entità politiche diverse: l'impero ottomano, ormai in rapida decadenza, a sud del Danubio, quello russo a nord-est, e quello austriaco a ovest: i Gołęmbiowski erano sudditi di Francesco Giuseppe, ma la famiglia nutriva da sempre forti sentimenti patriottici rumeni. Così, quando dopo un primo ciclo di studi musicali condotti a Suceava, antica capitale del principato di Moldavia, il poco più che ventenne Ciprian si trasferì a Cernăuți (oggi Chernivtsi, in Ucraina), fu quasi naturale per lui, che era già abbastanza apprezzato come musicista, trovarsi tra i fondatori dell'associazione studentesca Arboroasa, che riuniva appunto gli studenti favorevoli all'indipendenza della Romania. Uno dei campi di attività dell'associazione fu il sostegno alle truppe della Romania, in gran parte ancora soggetta all'impero ottomano, impegnate a fianco della Russia nel conflitto russo-turco che di lì a poco avrebbe portato all'indipendenza della Romania. In teoria questa attività avrebbe dovuto essere gradita all'Austria, che dall'indebolimento della presenza ottomana nei Balcani poteva trarre giovamento, e tuttavia le posizioni fortemente patriottiche del gruppo indussero le autorità a scioglierlo, arrestando il gruppo dirigente per metterlo sotto processo. Era l'inverno tra il 1877 e il 1878, e nelle undici settimane di detenzione che precedettero il processo e la piena assoluzione, oltre a continuare la sua attività di compositore, Ciprian contrasse la tubercolosi. Quando tornò in libertà decise di adottare il cognome Porumbescu, che trae origine dalla traduzione in rumeno di Gołęmbiowski (in italiano suonerebbe più o meno come Colombini), si impegnò nella rifondazione dell'associazione studentesca e intensificò la sua attività culturale, scrivendo poesie, testi e articoli di stampa, e partecipando alla vita pubblica. In un'epoca di entusiasmo generato dalla indipendenza della Romania, grande fu il suo contributo alla nascita di una scuola di musica romena. Alcune delle sue pagine musicali più importanti sono infatti ispirate a eroi nazionali e grandi leader militari, come Stefano III di Moldavia e Dragos-Voda, mentre altre traggono evidente ispirazione dalle melodie popolari della Romania e della Moldavia. Nel 1880, poco prima di ottenere il cambiamento ufficiale del nome di famiglia, si trasferì a Vienna, al fine di perfezionarsi frequentando il Konservatorium für Musik und darstellende Kunst, dove dove ebbe come maestri Anton Bruckner e Franz Krenn; purtroppo il peggioramento delle condizioni di salute lo costrinse a rientrare nella sua Bucovina natale sul finire del 1881. Accolto in casa del padre Iraclie, che in quegli anni reggeva la parrocchia di Stupca, Ciprian Porumbescu morì di tubercolosi non ancora trentenne il 6 giugno del 1853. Cento anni più tardi il paese di Stupca cambierà il suo nome in quello di Ciprian Porumbescu.
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LA MELODIA Molta parte della produzione musicale di Porumbescu è connotata da un forte sentimento patriottico, tanto che ilpopolarissimo Trei culori (e i tre colori sono quelli della bandiera rumena) è stato anche inno nazionale rumeno. Questo però accadeva sotto la dittaura di Ceausescu; all'indomani della sua deposizione, nel 1989, l'inno venne cambiato. Un'altra melodia composta da Porumbescu, originariamente scritta per il canto patriottico Pe-al nostru steag e scris Unire (Sulla nostra bandiera c'è scritto unità) e scelta nel 1912 per accompagnare le parole dell'inno nazionale albanese Hymni i Flamurit (Inno alla bandiera) è invece riuscita a sopravvivere ai rivolgimenti politici degli ultimi decenni. Ve la proponiamo nella versione che accompagnò gli atleti albanesi alle Olimpiadi di Londra 2012. |
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IL FRANCOBOLLO Emesso dalla Romania Dentellato 14 |