pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori

torna al musicalista
il musicalista
il personaggio del mese: NOVEMBRE 2016
hoagy carmichael

IL PERSONAGGIO

Quando nel 1922 Francis Scott Fitzgerald, reduce dal successo editoriale di The Beautiful and Damned, diede alle stampe il suo secondo libro di racconti, Tales of the Jazz Age, non poteva certo immaginare che 24 anni più tardi quelle atmosfere si sarebbero ritrovate nell'autobiografia di un musicista che in quegli ambienti musicali era cresciuto e si era affermato, e che forse più di qualsiasi altro bianco aveva sentito sua la musica che i neri d'America stavano proprio in quella prima metà del ventesimo secolo facendo uscire dalla sua nicchia e per imporla all'attenzione del mondo.

In The Stardust Road, uscito nel 1946, Hoagy Carmichael racconta infatti con una buona dose di ironia le sue vicende di avvocato mancato e di compositore, descrivendo la cosiddetta "età del jazz" con l'occhi attento di chi quegli anni li aveva davvero vissuti.

Hoagland Howard Carmichael era nato infatti il 22 novembre del 1899 a Bloomington, nell'Indiana, da una famiglia modesta: il padre era vetturino di carrozze pubbliche, mentre la madre dava il suo contributo alle finanze familiari suonando il piano alle feste e nelle sale di cinema muto. Da lei, autodidatta e appassionata suonatrice di ragtime, il giovane Hoagy apprese i rudimenti della tastiera ed ereditò l'amore per la musica nera.

Durante l'adolescenza il piano riempiva tutti i suoi momenti liberi, e dopo il trasferimento della famiglia a Indianapolis e l'ingresso nella band di Reg DuValle, un pianista nero conosciuto col soprannome di "the Rhythm King", divenne anche un'occasione di guadagno, che gli consentì di iscriversi alla Indiana University School of Law, nella sua città natale di Bloomington.

Qui costituì il suo primo complesso, The Collegians, e qui nel 1924 ebbe l'idea di organizzare una festa universitaria con la partecipazione dei Wolverines, la band del già affermato jazzista bianco Bix Beiderbecke. Tra i due fu intesa a prima vista e grazie a Bix, Hoagy conobbe musicisti del calibro di Louis Armstrong e King Oliver.

Quando due anni dopo si laureò finalmente in legge era già, come ricorderà scherzosamente vent'anni dopo "un avvocato mancato". Aveva già infatti al suo attivo pezzi destinati a restare nella storia del jazz, come Washboard Blues, Boneyard Shuffle e Riverboat Shuffle, inciso e portato al successo proprio dal suo amico Bix Beiderbecke.

Provò ancora per qualche anno a superare gli esami di Stato per dedicarsi alla professione legale, ma nel 1928 il successo mondiale di Stardust lo convinse che la musica era la sua strada, ed a quella si dedicò, lavorando nel corso degli anni con Duke Ellington, Benny Goodman, Tommy Dorsey e Bing Crosby. Per Armstrong compose Rockin' Chair, e la sua Georgia on My Mind divenne negli anni '60 il cavallo di battaglia di Ray Charles.

A dargli la definitiva tranquillità economica fu Hollywood, dove lavorò sia come musicista che come attore (ma sempre suonando o cantando almeno una canzone). Recitò anche nella parte di se stesso, nel film Young Man with a Horn, basato sulla vita del suo grande amico Bix Biederbecke.

Alla sua università, nonostante l'abbandono della professione, rimase sempre molto affezionato: nel 1937 dedicò alla sua vecchia scuola il pezzo Chimes of Indiana, che nel 1978 diventò l'inno ufficiale dell'Indiana University. Per parte sua, l'università aveva già provveduto ad onorare il suo antico allievo premiandolo con la laurea honoris causa in musica nel 1972.

Hoagy Carmichael morì il 27 dicembre 1981 all'Eisenhower Medical Centre di Rancho Mirage in California, dove viveva, ma per sua volontà le sue spoglie riposano nel cimitero di Rose Hill, a Bloomington, Indiana.

LA MELODIA

Louis Armstrong, Dave Brubeck, Tommy Dorsey, Glenn Miller, Frank Sinatra, Benny Goodman, Doris Day, Fumio Nanri, Dizzy Gillespie, Nat King Cole, Connie Francis, Ella Fitzgerald, The Peanuts, Django Reinhardt, Art Tatum, Lester Young, John Coltrane, Pat Boone, Mina, Ken Hirai, Mireille Mathieu, Ringo Starr, Rod Stewart, Michael Bublé, e naturalmente Bix Beiderbecke...

Questi sono solo alcuni dei grandi nomi della musica internazionale che hanno messo in repertorio Stardust. Noi per voi abbiamo scelto una delle esecuzioni della Glenn Miller Orchestra.


IL FRANCOBOLLO

Emesso dagli Stati Uniti d'America
l'11 settembre 1996

Yvert 2544
Dentellatura 11