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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: MESE ANNO | ||||||||
Kreeta haapasalo | ||||||||
IL PERSONAGGIO Secondo la mitologia svedese, fu lo stregone Väinämöinen, figlio di una Ilmatar (spirito vergine del vento) e cantore dalla magica voce, a fabbricare il primo kantele. Quella piccola cetra, fabbricata con la mascella di un enorme luccio e cinque crini strappati dalla coda del cavallo del gigante Hiisi, produceva un suono talmente piacevole da incantare tutte le creature della foresta. Dopo aver perso questo primo strumento, Väinämöinen ne costruì un altro, molto più simile a quelli ancora in uso ai nostri giorni, di legno di betulla con le fatte corde di capelli di vergine intrecciati che, magicamente, offriva la stessa qualità di suono del primo. Queste e altre vicende sono narrate nel Kalevala, poema mitologico scritto nei primi decenni del 1800 da Elias Lönnrot sulla base di tradizioni orali preesistenti. Nella seconda metà del 1800 il Kalevala acquistò popolarità, contribuendo in maniera determinante alla nascita dell'identità nazionale finnica e, in ultima analisi, alla conquista dell'indipendenza dalla Russia, avvenuta nel 1917. Non è dunque per caso che, in quegli stessi anni, una donna semianalfabeta e di umilissime origini ma che al pari dell'eroe mitologico aveva una voce melodiosa e suonava in modo quasi magico il kantele, riuscì a raggiungere una popolarità che dura ancora oggi. Kreeta era nata il 13 novembre 1813, ultima dei cinque figli di Jacob e Liisa, che sbarcavano il lunario coltivando i campi durante l'estate e facendo piccoli lavoretti durante i lunghi mesi invernali. A insegnarle a suonare prima il violino e poi il kantele furono il nonno materno e uno zio, entrambi autodidatti, quando Kreeta aveva sei anni, Qualche anno dopo uno dei suoi fratelli le regalò il primo kantele tutto suo. Le doti di suonatrice di Kreeta erano già note quando ancora viveva in famiglia, e contribuiva al bilancio facendo la sarta. Al canto si avvicinò invece da adulta, e precisamente dopo il matrimonio con Joonas, dal quale ebbe undici figli. Il marito era un contadino che si spostava di podere in podere inseguendo le scarse possibilità di lavoro e fu in questo duro periodo che, come ebbe a dichiarare nel 1890, iniziò a cantare: "Quando ero giovane non cantavo: fu quando, ormai adulta, vennero preoccupazioni e angoscia che cominciai a sfogarmi cantando." Quando, intorno al 1850, si stabilirono nel podere di Haapasalo era già apprezzata anche come cantante, e la sua presenza era richiesta in occasione di ricorrenze e feste, e questa attività le consentì di rimpinguare il magro bilancio familiare. Fu in quegli anni che lo scrittore, giornalista, studioso e rettore dell'università di Helsinki, Zachris Topelius, molto attivo nel movimento nazionalista, la notò e la incoraggiò a cambiare il suo cognome (che fino ad allora, secondo l'usanza scandinava, era il semplice patronimico Jacobsdotter) in quello di Haapasalo. Tuttavia, per i suoi sempre più numerosi ammiratori, lei era ormai diventata Kantele-Kreeta. L'amicizia, la stima e l'incoraggiamento di Topelius le aprirono la strada di una vera e propria carriera musicale che, tra l'altro, si rivelò provvidenziale per la sua famiglia quando tra 1876 e il 1878 una carestia colpì la Finlandia. Nel suo vasto repertorio, oltre a strofe da lei stessa composte ed aventi per lo più come oggetto la misera vita dei contadini, spiccano canzoni spirituali, ballate popolari e temi folcloristici. Quando Kantele-Kreeta morì, il 29 marzo 1893, aveva alle spalle una carriera quarantennale che dalle feste di paese l'aveva portata ad esibirsi fin nei salotti della nobiltà di San Pietroburgo e al Teatro Reale di Stoccolma. Sei anni dopo la sua morte l'Associazione dei Giovani Finlandesi eresse in suo onore una stele di granito. |
LA MELODIA Oggi si fabbricano kantele da concerto che arrivano ad avere anche 40 corde, ma la magia del suono primigenio, ricavato solo dalle cinque tradizionali corde rimane la più apprezzata dagli intenditori.La gustiamo in una esecuzione moderna di uno dei pezzi più celebri di Kreeta Haapasalo: Mun kanteleeni kauniimmin (taivaassa kerran soi): Il mio kantele splendidamente (una volta ha suonato in cielo) |
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IL FRANCOBOLLO Emesso dalla Finlandia Yvert 1152 |