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il musicalista
il personaggio del mese: APRILE 2019
joseph lanner

IL PERSONAGGIO

Passato alla storia come uno dei promotori della grande stagione del valzer viennese, Joseph Lanner nacque a Vienna il 12 aprile del 1801 in una famiglia di piccoli imprenditori artigianali. Il padre possedeva infatti una manifattura di guanti, e benché relativamente benestante era ben distante dagli ambienti colti della città.

E del resto a quel tempo anche il valzer era considerato una forma di musica popolare e contadina, e le sale da ballo, peraltro numerose e molto attive, erano frequentate per lo più dal ceto medio basso. Ad innalzare il valzer alla dignità di musica degna di essere ascoltata (e ballata) anche dalla nobiltà imperiale fu proprio, insieme a Johann Strauss padre, proprio Joseph Lanner.

Violinista autodidatta e appassionato compositore di ballabili fin dall’infanzia il giovane Lanner entrò a far parte, appena dodicenne, dell’orchestra del maestro Michael Pamer, che all’epoca era la più apprezzata e richiesta nelle sale da ballo viennesi. Sotto la guida di Pamer, Lanner crebbe artisticamente fino al punto di poter ambire, non ancora ventenne, a mettersi in proprio fondando un terzetto con i fratelli Drahanec; terzetto che diventò ben presto un quintetto con l’arrivo di un altro violoncellista e di Joseph Strauss padre, più giovane di lui di tre anni, anche lui proveniente dall’orchestra di Michael Pame, dove i due si erano conosciuti ed erano diventati amici fino al punto di condividere, per un certo periodo di tempo, anche l’alloggio.

Il successo riscosso dalla nuova formazione nei cabaret viennesi fu immediato e clamoroso, procurando a Lanner una buona notorietà negli ambienti musicali viennesi. Strauss invece, che forse anche in virtù della più giovane età era considerato una sorta di vice-Lanner, cominciò ben presto a manifestare una certa insofferenza, aggravata anche da alcune divergenze nelle opinioni artistiche; divergenze che portarono i due alla separazione nel 1825.

Strauss fondò così una sua orchestra e il pubblico viennese si divise ben presto tra fautori dell’uno e sostenitori dell’altro, in una rivalità che secondo certe voci, probabilmente messe in giro ad arte, aveva generato anche violenti litigi tra i due. In realtà i due grandi musicisti, pur avendo idee profondamente diverse su molti aspetti, rimasero sempre in buoni rapporti, partecipando spesso insieme a concerti di beneficenza.

Lanner fu più apprezzato in patria, e del resto era convinto che il valzer non potesse avere successo fuori dall’Austria, mentre Strauss intraprese, forse proprio per cercare uno spazio che a Vienna gli era in qualche modo negato, molte e fortunate tournées in Europa.

Per comprendere appieno l’importanza del ruolo che entrambi giocarono nella costituzione del “mito del valzer viennese” è opportuno citare tre titoli immortali.

La Marcia di Radetzky che ogni anno viene eseguita a conclusione del Concerto di Capodanno del Wiener Philharmoniker, composta da Johann Strauss padre, è il valzer forse più conosciuto al mondo, mentre Die Schönbrunner, scritto da Lanner in onore del proprietario di un caffè, è stato a lungo considerato a Vienna come il più bel valzer mai composto… almeno fino a quando Johann Strauss figlio (nato proprio nell’anno della separazione dei due musicisti) non compose Il bel Danubio blu.

In ogni caso Vienna ha conferito ad ambedue la cittadinanza onoraria solenne, ha voluto che i loro resti mortali riposino uno vicino all’altro nel Zentralfriedhof, ed ha eretto alla loro memoria un unico monumento, nel Rathauspark.

Joseph Lanner morì di tifo a soli 42 anni.

 

LA MELODIA

Benché all’epoca della loro separazione fossero circolate voci riguardanti una lite furiosa tra i due, avvenuta proprio al termine dell’ultima esibizione insieme, Lanner e Strauss padre, nonostante una competizione artistica molto aspra, rimasero sempre in buoni rapporti.
Ne è testimonianza il brano che proponiamo al vostro ascolto, tratto dal Trennungs-Walzer op. 19 (Il valzer della separazione), che Lanner volle dedicare all’amico proprio in occasione della loro “separazione” artistica.)

IL FRANCOBOLLO

Emesso dall'Austria
il 12 aprile 1951
(150° anniversario della nascita)

Yvert 798
Dentellatura 14½ x 13¾