|
||||||||
torna al musicalista |
il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: MAGGIO 2019 | ||||||||
werner egk | ||||||||
IL PERSONAGGIO Werner Joseph Mayer nacque il 17 maggio 1901 nel piccolo villaggio svevo di Auchsesheim e qui passò la sua infanzia fino a che la sua famiglia non si spostò nella vicina città bavarese di Augusta. Fu qui che il giovane Werner iniziò a studiare musica, dimostrando un notevole talento. Sostanzialmente era (e rimase sempre) un autodidatta, anche se una volta compiuti vent’anni, quando si trasferì a Monaco per iscriversi alla facoltà di filosofia, ebbe occasione di seguire i corsi di composizione e direzione d’orchestra di Carl Orrf. In realtà durante il soggiorno monacense, più che allo studio della filosofia il giovane Werner si dedicò alla musica. Sempre in questo periodo, ed esattamente nel 1923, anno del suo matrimonio con Elizabeth Karl, assunse il nuovo cognome di Egk; si trattava in realtà dell’acronimo di Elizabeth Geborene Karl (Elizabeth, nata Karl) e inizialmente era solo uno pseudonimo, visto che il cambio fu registrato all’anagrafe solo nel 1937. Nel 1928 Egk lasciò Monaco alla volta di Berlino, dove ebbe occasione di frequentare tra gli altri Arnold Schönberg, Kurt Weill e Bertolt Brecht, e dove si avvicinò ad un nuovo mezzo di comunicazione, la radio, componendo diversi pezzi concepiti espressamente per quelle che all’epoca erano le esigenze di trasmissione. In particolare, è grazie a questa esperienza che Egk cominciò ad apprezzare il jazz e, parallelamente, a riscoprire la musica folkloristica tedesca, in particolare quella bavarese. E proprio la musica popolare bavarese è al centro della sua prima opera di successo, Il Violino Magico, rappresentata per la prima volta nel 1935. Hitler aveva ormai preso il potere, e molti musicisti, alcune per le loro origini ebree, altri per manifestare il loro dissenso nei confronti del nazismo, stavano abbandonando la Germania. Egk, come del resto il suo vecchio maestro Orff scelsero di restare, pur senza occuparsi mai di politica ed evitando di iscriversi al partito. Questo però non risparmierà ad entrambi di finire sotto inchiesta nel dopoguerra. In particolare Egk, dopo aver acquisito grande fama con la vittoria della medaglia d'oro nella sezione “artistica” dei Giochi della XI Olimpiade (quella destinata, secondo Hitler, a sancire la superiorità della razza ariana), fu nominato direttore del Teatro dell'Opera di Berlino. I critici di regime non gradivano le risonanze jazz (musica considerata debosciata in quanto prodotta da una razza inferiore) della sua musica, né i richiami alla musica di Igor Stravinskij e dei grandi compositori francesi contemporanei, ma il potente ministro della Propaganda Goebbels elogiava tutte le sue composizioni, e lo considerava un grande talento, mentre per Hitler era il “miglior compositore tedesco”. Uscito indenne dai processi di denazificazione che seguirono la fine della guerra grazie anche alla totale assenza di contatti diretti con i gerarchi nazisti e al suo costante impegno a favore delle associazioni di difesa della libertà dei compositori, ottenne nel 1950 la cattedra di composizione al Conservatorio di Berlino Ovest, per poi passare a dirigere il Teatro dell’Opera Bavarese. Definito dallo storico del nazismo Michael H. Kater “l’enigmatico opportunista”, Egk fu soprannominato nel dopoguerra, quando raggiunse la maturità artistica, “il compositore della ricostruzione”. Continuò a comporre e a dirigere fino a pochi mesi prima della morte, avvenuta il 10 luglio 1983. |
LA MELODIA Del Peer Gynt, opera del 1938 stroncata dalla critica di regime, Goebbels scrisse nel suo diario: “Ne sono entusiasta, e anche il Führer lo è: una vera e propria scoperta per entrambi.” Secondo alcuni, tanto entusiasmo era dettato soprattutto dalla necessità di ridimensionare Göring, che aveva avuto l’ardire di consigliare a Hitler di disertare la prima dell’opera.Comunque sia, noi ve ne proponiamo un breve estratto. |
|||||||
IL FRANCOBOLLO Emesso dalla Germania |