IL PERSONAGGIO

Nell’infanzia del piccolo John Philip Sousa due cose devono essere state davvero onnipresenti: la Marina degli Stati Uniti e le marce militari. Il padre infatti era trombonista nella banda del mitico corpo dei marines americani, un ottimo strumentista e un uomo estremamente attaccato al proprio dovere, tanto da dedicare quotidianamente diverse ore alla pratica musicale.

Fu lui, che spesso si esercitava anche tra le quattro mura domestiche, ad accorgersi che il figlio aveva un discreto orecchio musicale e si divertiva molto ad imitarlo. John Philip era nato il 6 novembre del 1854 e così suo padre, desideroso di fargli seguire le sue proprie orme, dovette attendere il 1868 affinché, ormai superata la prescritta età di 13 anni, potesse essere arruolato come apprendista nella United States Marine Band. Nel frattempo aveva però provveduto ad incoraggiare la sua nascente passione per la musica spingendolo a studiare violino e teoria musicale fin dall’età di sei anni.

Nella banda dei marines John Philip rimase fino al 1875, e in quei sette anni, oltre a continuare a coltivare la pratica del violino, imparò a suonare praticamente tutti gli strumenti a fiato. Nelle ore libere dal servizio studiò anche privatamente composizione e conduzione. Fu proprio per seguire la sua ambizione di dirigere una banda che decise a vent’anni di lasciare la marina e andare a lavorare, pur proseguendo negli studi, con diverse bande teatrali.

Forte di questa esperienza tornò ad arruolarsi nel 1880, poco dopo essersi sposato, ma questa volta nelle vesti di direttore della United States Marine Band, incarico che ricoprì fino al suo definitivo congedo, nel 1892. Durante questo periodo, che coincide con la composizione delle sue marce più celebri, si guadagnò l’appellativo di March King, il “re delle marce”.

La sua popolarità crebbe a tal punto da spingerlo a lasciare definitivamente la vita militare per fondare una sua banda personale, la Sousa Band, che diresse fino alla sua morte, per più di 15.000 concerti in giro prima negli Stati Uniti, e poi anche all’estero: fu la sua banda a rappresentare gli USA all’Esposizione Universale di Parigi del 1900.

E’ anche ricordato per l’invenzione di uno strumento a fiato che nel tempo è diventato quasi un marchio di fabbrica per le bande di tutto il mondo: il sousafono, che proprio da lui prende il nome. Si tratta di un particolare tipo di tuba le cui tubazioni hanno un disegno talmente ampio da consentire al suonatore di “indossarla” intorno al corpo, cosa che agevola il suo uso in marcia. La tromba è posizionata in alto, sopra la testa dello strumentista, e punta in avanti per favorire la diffusione del suono verso il pubblico.

John Philip Sousa, benché richiamato come ufficiale della Riserva durante la Prima Guerra Mondiale, non tornò più al servizio attivo, e morì di un attacco di cuore il 6 marzo del 1932 in una stanza d’albergo di Reading (Pennsylvania), poche ore dopo aver diretto un concerto di una banda locale.