pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori

torna al musicalista
il musicalista
il personaggio del mese: APRILE 2020
jan sweelinck

IL PERSONAGGIO

Jan Pieterszoon nacque a Deventer, nei Paesi Bassi, tra la fine di aprile e l’inizio di maggio del 1562. Come suggerisce il nome stesso, era figlio di Pieter Swybbertszoon, organista della Oude Kerk, la chiesa più antica e importante di Amsterdam, a sua volta figlio di Swybbert, anch’egli organista della Oude Kerk. Con tutta probabilità proprio dal padre Jan ricevette le prime lezioni di musica, per essere poi indirizzato a quella che appare essere stata una vera e propria tradizione familiare.

Della madre, Elske Jansdochter Sweelinck, Jan prese il cognome, anche se questo risulta ufficialmente solo a partire dal 1594 dal frontespizio di una pubblicazione di opere musicali. Le motivazioni reali di questa scelta ci sono sconosciute, ed è forse legata al fatto che il padre morì quando Jan aveva meno di 10 anni. Del resto il nome di famiglia del padre non è mai stato tramandato, e di lui abbiamo solo un patronimico, secondo un’usanza che all’epoca era molto seguita in tutta l’Europa del Nord e che oggi sopravvive solo in Islanda.

Tuttavia, se non il nome, del padre gli rimase almeno l’eredità artistica e professionale, visto che già dal 1577, nemmeno quindicenne, Jan già era uno dei musicisti della Oude Kerk, e dal 1580 ricoprì sicuramente il ruolo di primo organista, posto che occupò fino alla morte.

Il suo lavoro doveva essere molto apprezzato, perché quando la madre nel 1585 morì e Jan si ritrovò a dover mantenere il fratello minore e la sorella il suo già ragguardevole stipendio di 100 fiorini venne raddoppiato, e quando dopo altri cinque anni si sposò ottenne, oltre ad un altro congruo aumento di stipendio, anche l’usufrutto gratuito di una casa di proprietà dell’amministrazione cittadina.

Un’altra prova di quanto il suo lavoro fosse apprezzato dai suoi contemporanei è dato dal fatto che abbia mantenuto il suo posto di organista anche dopo che la Riforma Protestante aveva trasformato la Oude Kerk, fino a quel momento cattolica, in una chiesa calvinista; fatto che fa di Jan Sweelinck l’unico compositore ad avere prodotto musica sacra per cattolici, luterani e calvinisti.

La sua popolarità come compositore, interprete e insegnante aumentò costantemente durante tutta la sua vita. I contemporanei lo soprannominarono Orfeo di Amsterdam, e anche le autorità civili cittadine usavano invitare gli ospiti più importanti ad ascoltare le sue improvvisazioni.

Importantissimo innovatore della musica per tastiera a cavallo fra Cinquecento e Seicento, Sweelinck passò tutta la sua vita ad Amsterdam, visitando altre città solo in relazione alla sua attività professionale: ispezionare gli organi di altre cattedrali, fornire assistenza per il loro restauro, e dare opinioni e consigli sulla costruzione di nuovi organi.

La sua opera più importante è la reimpostazione di tutte le musiche del cosiddetto Salterio Ginevrino, secondo i dettami musicali fissati nel Concistoro di Dordrecht nel 1598. Questa opera consiste di quattro grandi volumi pubblicati nel 1604, 1613, 1614 e 1621, di cui l'ultimo volume è stato pubblicato postumo e, presumibilmente, in forma incompleta perché Jan “figlio-di-Pietro” Sweelinck morì per cause sconosciute il 16 ottobre 1621.

Fu sepolto con grandi onori nella Oude Kerk e il maggiore dei suoi figli Dirck Janszoon Sweelinck, gli succedette nel ruolo di organista.

LA MELODIA

Per avere un’idea del virtuosismo di Jan Pieterszoon Sweelinck, vi proponiamo l’ascolto dell’ultima delle variazioni da lui composte sul tema di una danza tratta dagli Intermedi della Pellegrina, una commedia di Emilio de’Cavalieri rappresentata la prima volta in occasione delle nozze di Ferdinando I de’Medici con Cristina di Lorena nel 1598.

IL FRANCOBOLLO

Emesso dall'Olanda
il 21 giugno 1935

Yvert 275
Dentellatura 12