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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: LUGLIO 2020 | ||||||||
flor peeters | ||||||||
IL PERSONAGGIO Nato il 4 luglio del 1903 a Tielen, un piccolo paese delle Fiandre a pochi chilometri dal confine tra Belgio e Olanda, Flor Peeters è stato uno dei più rinomati organisti e compositori per organo del XX secolo. Era l’ultimo di undici figli: precocemente avviato alla musica, all’età di 16 anni si iscrisse al prestigioso Lemmensinstituut, il conservatorio di Mechelen (oggi trasferito a Lovanio) dove studiò organo con Depuydt. Quattro anni dopo ottenne il riconoscimento più alto mai raggiunto da uno studente della sua età, vincendo il Lemmens-Tinel Prize a solo vent’anni. La vittoria gli valse la nomina a professore del Lemmensinsituut e l’incarico di organista della cattedrale di St. Rombout a Mechelen. Alla città di Mechelen, una delle più importanti città d’arte delle Fiandre da cui proveniva il ramo paterno della famiglia di Ludwig van Beethoven, Peeters rimase sempre molto attaccato e molti anni più tardi si occupò in prima persona della progettazione e della supervisione dei lavori del nuovo organo della cattedrale, ricco di 6606 canne, ultimato nel 1958 e da lui stesso inaugurato. A Mechelen fu professore di organo fino al 1952, ma dal 1931 al 1938 insegnò anche al conservatorio di Gand e dal 1935 al 1948 in quello di Tilburg, in Olanda. Quando nel 1940 la Germania occupò il Belgio Peeters rifiutò di esibirsi per gli occupanti tedeschi e di conseguenza gli fu ritirato il passaporto; gli fu tuttavia permesso di viaggiare regolarmente attraverso il confine con l’Olanda per continuare il suo insegnamento a Tilburg, circostanza che egli sfruttò per trasportare messaggi segreti della resistenza. Con il ritorno della pace riprese anche le sue tournées come concertista, aggiungendo alle sue tradizionali mete europee anche numerosi viaggi oltreoceano, dove trovò modo di farsi apprezzare anche come studioso e ricercatore, ricevendo una laurea honoris causa dall’ Università cattolica di Washington. Attratto dalla musica rinascimentale fiamminga e dalle forme del canto gregoriano, fin dagli anni della scuola Peeters si era dedicato alla redazione di quello che sarebbe diventato un grande catalogo di musica per organo e di opere corali sacre. Nel 1943 completò inoltre un suo metodo pratico per accompagnare il canto gregoriano. All’attività di concertista, insegnante e ricercatore affiancò inoltre quella di compositore, scrivendo più di 100 opere, in massima parte dedicate al suo amato strumento, spesso influenzate stilisticamente dai suoi studi sulla musica rinascimentale e gregoriana; non manca tuttavia, nelle opere più tarde, un approccio alle tecniche di composizione tonale del ventesimo secolo. Lasciò nel 1952 ogni altro incarico (tranne quello di organista della cattedrale di St. Rombout) per accettare il posto di direttore del Reale Conservatorio Fiammingo di Anversa, che tenne fino al pensionamento, avvenuto nel 1968. Tre anni dopo re Baldovino lo nominò barone. Gli ultimi anni della sua vita, affetto da una grave forma di osteoporosi, li passò nella sua amata Mechelen, dove tutte le domeniche si esibiva all’organo della cattedrale deliziando i sempre numerosi spettatori con la sua particolare abilità nell'uso delle variazioni: l’incarico di organista di St. Rombout, “vinto” quando ancora era un giovane studente, lo mantenne fino alla morte, avvenuta nel giorno del suo ottantatreesimo compleanno il 4 luglio 1986. |
LA MELODIA Peeters aveva iniziato a studiare musica antica mentre era ancora uno studente del Lemmensinstituut, dove frequentò i corsi di canto gregoriano di van Nuffel. L'influenza di questa antica forma di canto riaffiora spesso nella sua musica, come in questa Toccata, Fuga, e Inno su "Ave Maris Stella", Op. 28, dedicata al grande organista francese Charles Tournemire, del quale fu buon amico. |
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IL FRANCOBOLLO Emesso dal Belgio Yvert 2667 |