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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: DICEMBRE 2020 | ||||||||
nicolas isouard | ||||||||
IL PERSONAGGIO Discendente da un commerciante marsigliese che si era stabilito a Malta imparentandosi con una famiglia della piccola nobiltà locale, Nicolas Isouard nacque il 6 dicembre 1775 a Zebbug (Malta). Cresciuto in un ambiente benestante francofono, Nicolas Isouard imparò il maltese e l'italiano con le sue governanti e cominciò a studiare l'organo e la teoria musicale con Michelangelo Vella e Francesco Azzopardi. I suoi genitori erano grandi amanti dell'opera, e fin da bambino Nicolas iniziò a conoscere l'opera italiana e a preferire le lezioni di musica a tutti gli altri corsi. Inviato dai genitori a Parigi nel 1787 per preparare il concorso d'ingresso della Scuola d'Artiglieria Navale il giovane Nicolas preferì ancora una volta la musica: frequentava assiduamente il Théâtre Musical e studiava gli spartiti di opere liriche e di musica da camera, cimentandosi anche in qualche elementare composizione. La Rivoluzione Francese lo costrinse ad interrompere gli studi e a tornare a Malta con un avventuroso viaggio in compagnia del padre il quale, una volta rientrati a casa, gli comprò un fondo commerciale, con l’intenzione di avviarlo a quella che era considerata l’attività più adatta a uno zebugghino: il commercio. Il quattrordicenne Nicolas trascurò però il suo negozio e riprese a frequentare i suoi insegnanti di musica maltesi, che riuscirono a convincere i suoi genitori a mandarlo in Italia per perfezionare le sue conoscenze di armonia e scrittura. Il risultato dei suoi studi si cominciò a vedere nel 1793, quando non ancora diciottenne debuttò con l’opera Casaciello Persiguitato da un Mago al Teatro Manoel della Valletta. Nei cinque anni successivi, pur continuando a spostarsi tra Malta e l’Italia, oltre a comporre una decina di opere, in prevalenza buffe, fu organista e direttore musicale della maestosa cattedrale di St. Jean nella capitale maltese. Quando nel giugno del 1798 la flotta di Napoleone si impadronì dell’isola cacciando i Cavalieri di Malta Nicolas incontrò Henri-Jean Rigel, pianista e compositore che viaggiava al seguito di Napoleone con il suo personale pianoforte a coda, il quale lo prese in simpatia e lo presentò addirittura all’imperatore, che lo nominò segretario e traduttore del generale Belgrand de Vaubois, comandante della guarnigione francese sull'isola. Quando due anni dopo i francesi, ormai invisi ai maltesi, furono costretti dalla flotta inglese a lasciare l’isola, Nicolas Isouard, tacciato di collaborazionismo, non ebbe altra scelta che lasciare l’isola con i suoi nuovi amici francesi. Una volta giunto a Parigi, nel generale clima di fervore intellettuale che regnava a Parigi in quei primi anni dell’800, riprese i contatti con Henri-Jean Rigel che lo presentò a Rodolphe Kreutzer, considerato il più grande violinista del mondo fino all’avvento di Arturo Toscanini. L’amicizia con Kreutzer e l’appoggio di Rigel, oltre alla sua inesauribile vena compositiva, gli assicurarono in breve tempo il successo e la popolarità tra gli amanti parigini dell’opera buffa, genere in cui si specializzò definitivamente. Tra il 1801 e la sua morte prematura nel 1818, Nicolas Isouard, ormai famoso con il nom de plume di Nicolò di Malta, compose una trentina di opere, alcune in collaborazione con Boïeldieu, Catel, Cherubini, Méhul, Berton e Gasse. Tutte opere che conobbero un grande successo a Parigi, nelle principali città europee, e perfino oltreoceano, negli ormai ex possedimenti francesi di Quebec e Louisiana, dove la cultura francofona continuava ad essere dominante. Tuttavia, nonostante il suo successo professionale sociale e finanziario Nicolò covava due ambizioni destinate a non realizzarsi: il posto di professore di composizione al Conservatorio di Parigi e l’ammissione alla prestigiosa Accademia di Belle Arti. Frustrato in queste sue aspirazioni, cercò una compensazione nell’alcool e nei vizi, sprofondando in una decadenza fisica e morale che lo portò a “morire di dissipazione”, abbandonato anche dalla moglie e dalle figlie, il 23 marzo 1818 a Parigi. |
LA MELODIA Fin dall'inizio della sua esperienza italiana il futuro Nicolò di Malta nutrì una sincera ammirazione per il grande maestro dell'opera buffa Domenico Cimarosa, che elesse a suo modello. A lui, qualche anno dopo, volle dedicare una delle sue opere... noi vi proponiamo le prime note dell'ouverture. |
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IL FRANCOBOLLO Emesso da Malta |