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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: GENNAIO 2021 | ||||||||
mykola arkas | ||||||||
IL PERSONAGGIO Se volessimo racchiudere in una sola parola l’essenza della personalità di Mikola Arkas, allora quella parola sarebbe: poliedricità. Mykola nacque il 7 gennaio del 1853 (26 dicembre 1852 secondo il calendario giuliano all’epoca in vigore nell’impero russo) a Mykolaiv (in russo Nikolaev), città fondata verso la fine del ‘700 dal principe Gregorio Potemkin (sì, quello che ha dato il nome alla mitica corazzata) alla confluenza tra il fiume Inhul e il Boh, poco prima che questo sfoci nel mar Nero, allo scopo di stabilirvi dei cantieri navali. La città si era in pochi decenni sviluppata fino ad essere (e lo è ancor oggi) un porto importantissimo con una radicata tradizione cantieristica, e già dal 1826 era sede del comando della flotta imperiale russa sul mar Nero: nel 1853 il padre di Mykola era al comando della flotta. Come figlio di un ammiraglio, il giovane Mykola ricevette un’educazione molto approfondita: studiò legge a San Pietroburgo e si laureò in matematica e fisica all’università di Odessa dopo di che, secondo la tradizione familiare, si arruolò in marina. Ne uscì tuttavia molto presto, per assumere la carica di magistrato della città di Kherson, importante città alla foce del Dnepr, ma la sua vera passione era l’Ucraina. E dell’Ucraina cominciò ben presto, nel suo tempo libero, a raccogliere racconti, leggende, informazioni storiche e soprattutto musica popolare. Furono questi interessi ad avvicinarlo a Petro Nishchynsky, linguista e musicista ucraino, con il quale condivideva l’interesse per la lingua ucraina e l’amore per la musica. E fu Nishchynsky a istruirlo musicalmente, indirizzandolo anche verso la composizione. Arkas raccolse e arrangiò più di 80 motivi popolari ucraini e scrisse personalmente testi e musiche di canzoni, romanze e duetti in lingua, ma la sua composizione più importante fu l’opera Kateryna, il cui libretto trae ispirazione dall’omonima opera del poeta nazionale ucraino Taras Shevchenko, che debuttò a Mosca nel 1899. Molto attivo nella promozione della lingua e della cultura ucraina, fu tra i dirigenti della Prosvita, una associazione nata allo scopo di preservare i valori culturali e linguistici dell’Ucraina, arrivando perfino ad aprire, a sue spese, una scuola elementare in lingua ucraina a Kherson, che fu però chiusa dalle autorità imperiali dopo solo due anni di funzionamento. Un altro contributo importante alla causa ucraina fu la pubblicazione, nel 1908, del libro Istoriia Ukraïny, la Storia dell’Ucraina, che dovette subire la censura del governo imperiale russo. Morì poco dopo la pubblicazione di questa sua opera, il 26 marzo del 1809, nella sua Mykolaiv. Le vicende storiche legate alla dissoluzione dell’Unione Sovietica e all’indipendenza dell’Ucraina hanno riportato alla ribalta la sua figura, tanto che nel 2003 le poste ucraine hanno emesso un francobollo per celebrare il 150° anniversario della sua nascita. |
LA MELODIA Il pezzo che vi proponiamo è tratto dall'entr'acte dell'opera Kateryna, e in questa performance fa da accompagnamento alla recitazione in lingua ucraina di alcune composizioni poetiche di Taras Shevchenko, il "bardo dell'Ucraina", poeta, scrittore, pittore e umanista, autore della ballata e del dipinto omonimi, che ispirarono a Mikola Arkas il libretto dell'opera stessa. |
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IL FRANCOBOLLO Emesso dall'Ucraina |