IL PERSONAGGIO

Figlio di un pittore e di una pianista, Charles-François Gounod nacque il 17 giugno 1818 a Parigi nel cuore del Quartiere Latino, in piazza Saint-André-des-Arts. Il padre, François-Louis, che era un pittore di talento ma di scarso successo commerciale e molto cagionevole di salute morì quando il piccolo Charles aveva appena 5 anni e la madre, discendente di una famiglia di celebri avvocati che aveva perso le sue ricchezze dopo la Rivoluzione Francese, una volta esauriti i fondi derivanti dalla dismissione dello studio di piazza Saint-André-des-Arts, fu costretta a guadagnarsi da vivere impartendo lezioni di pianoforte.

Il figlio fu uno dei suoi allievi, e dimostrò abbastanza talento da convincere la madre a fargli frequentare, oltre al liceo Saint-Louis, anche i corsi di musica dell’amico Antonin Rejcha prima, e del Conservatorio di Parigi dopo. La vittoria del Prix de Rome del 1839 gli consentì di soggiornare tre anni a Roma, dove si interessò soprattutto alla musica religiosa, e in particolare a quella di Palestrina.

In questi anni strinse amicizia con Fanny Mendelssohn, la cui influenza si rivelerà, insieme a quella del fratello Felix conosciuto a Lipsia prima del rientro a Parigi, di fondamentale importanza nella formazione del giovane Gounod.

Rientrato in patria nel 1843 Gounod fu colto da una grossa crisi interiore che lo spinse a considerare la scelta della vita religiosa. Ottenne dall’arcivescovo, oltre al posto di organista e maestro di cappella della chiesa delle Missioni Straniere di Parigi, anche il permesso di vestire l’abito talare, ma non fu mai ordinato sacerdote. Compose in quel periodo molta musica religiosa, tra cui una celebre Ave Maria, ma dopo la Rivoluzione del 1848 abbandonò sia il posto che la veste religiosa per dedicarsi, con alterne fortune, alla composizione operistica.

Si riavvicinò alla musica sacra solo nell’ultima parte della sua vita, dopo il rientro dall’Inghilterra, dove si era rifugiato nel 1870 per sottrarsi all’invasione tedesca della Francia.

Charles Gounod morì il 18 ottobre 1893, probabilmente per un emorragia cerebrale, mentre eseguiva al pianoforte la sua ultima composizione, ironia della sorte un Requiem in do maggiore.

Alle sue esequie solenni, tenutesi dieci giorni dopo, eseguirono le sue composizioni Camille Saint-Saëns, Théodore Dubois e Gabriel Fauré.