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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: LUGLIO 2021 | ||||||||
john field | ||||||||
IL PERSONAGGIO Venuto al mondo il 26 luglio 1782 a Dublino in una famiglia di musicisti, John apprese i primi rudimenti dell’arte dal padre Robert, violinista, e dal nonno John, organista, dimostrandosi allievo valente e precoce. La sua prima esibizione in pubblico viene infatti fatta risalire al 24 marzo 1792, e fu un successo. Poco tempo dopo quella prima esibizione dublinese la famiglia Field si trasferì a Londra dove il giovanissimo John conobbe l’uomo destinato a segnare la sua vita di musicista: Muzio Clementi. Questi, che era un virtuoso del pianoforte e un buon compositore con vasti interessi nel campo dell’editoria musicale e nella produzione di pianoforti, capì subito che il ragazzo irlandese che gli era stato raccomandato come allievo dall’amico Tommaso Giordani poteva essergli di grande aiuto proprio in quest'ultima attività. Tra i due iniziò infatti una proficua collaborazione professionale. Clementi approfittava del virtuosismo di Field per migliorare la qualità dei suoi pianoforti e poteva contare sull’abilità concertistica del giovane pianista per promuovere i suoi prodotti nelle capitali europee; Field, dal canto suo, sfruttava le amicizie in campo musicale del maestro e amico per farsi a sua volta conoscere e quando cominciò a produrre le sue proprie composizioni ebbe il vantaggio di avere già un editore ben noto nelle principali piazze europee. Insieme viaggiarono in lungo e in largo per l’Europa mentre il volume di affari dell’uno e la fama musicale dell’altro crescevano fino ai primi anni del 1800, quando i loro spostamenti li portarono a San Pietroburgo. Qui Field decise di stabilirsi, mentre Clementi fece ritorno a Londra dove, di lì a pochi anni, sarebbe stato tra i fondatori della Royal Philarmonic Society. I rapporti tra i due però non si interruppero, perché Field continuò ad agire come rappresentante commerciale di Clementi in Russia e ad avvalersi della sua casa editrice per pubblicare le sue nuove composizioni: quando nel 1832 Clementi morì, Field volle essere tra coloro che portarono a spalla il suo feretro alla sepoltura nel chiostro dell’abbazia di Westminster, a Londra. A quell’epoca, anche la salute di Field era ampiamente compromessa: già da una decina d’anni aveva sviluppato una forma di tumore al colon che gli stravizi e il suo stile di vita non contribuivano certo a curare, e solo pochi anni dopo fu costretto a interrompere una tournée nei principali teatri europei per ricoverarsi in un ospedale di Napoli, dove rimase per ben nove mesi. Ne uscì grazie all’aiuto dei suoi amici e protettori russi, ma una volta rientrato a Mosca, dove si era stabilito nel 1820 dopo la separazione dalla moglie, fu presto costretto a sospendere l’attività musicale. Già dal 1835 aveva smesso di comporre, e nel marzo del 1836 diede il suo ultimo concerto. Meno di un anno dopo, il 23 gennaio del 1837, morì in seguito a una complicanza polmonare acuta: il suo corpo è sepolto nel cimitero monumentale di Vvedenskoye.
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LA MELODIA Se John Field non fosse vissuto, forse oggi non potremmo ascoltare i celeberrimi “notturni” di Chopin. La critica musicale è infatti concorde nell'affermare che a John Field si deve, se non l'invenzione, almeno la codifica definitiva di questo tipo di composizione.Vi proponiamo l'ascolto di un brano del Notturno no. 9 in Mi bemolle maggiore, composto nel 1816 |
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IL FRANCOBOLLO Emesso dall'Irlanda |