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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: MAGGIO 2022 | ||||||||
jÓn leifs | ||||||||
IL PERSONAGGIO Jón Þorleifsson, che solo da adulto cambierà il suo cognome assumendo quello con il quale è noto, nacque il primo maggio del 1899 in un’azienda agricola dell’Islanda nord-occidentale, e nonostante l’ambiente rurale nel quale crebbe fu dai genitori incoraggiato ad assecondare fin da bambino la sua inclinazione per la musica. Imparò a suonare il pianoforte in ambito familiare, e già a 13 anni aveva composto un pezzo per solo piano. Nella campagna islandese, e più in generale in Islanda, aveva però scarse occasioni di studio ad alto livello, e fu così che prese la decisione, a soli 17 anni, di recarsi in Germania, e più precisamente a Lipsia, dove studiò pianoforte con il maestro Robert Teichmüller. Diplomatosi proprio in questo strumento a 21 anni, decise tuttavia di dedicarsi professionalmente alla direzione d’orchestra, attività nella quale incontrò subito un discreto successo, venendo chiamato a dirigere diverse orchestre in Germania, Danimarca e Norvegia. Studiò anche composizione con Ferruccio Busoni. Rientrato in Islanda nel 1925 in occasione di una lunga tournée nei paesi scandinavi della Philharmoniker Hamburg, che diresse per diversi anni, si riavvicinò alla cultura del suo paese, dedicandosi alla trascrizione e all’adattamento per pianoforte della musica popolare islandese: un lavoro che suscitò molto interesse non solo in Islanda, ma anche in Germania e in Danimarca. Dopo questo inizio, la sua attività di compositore si intensificò, ispirandosi ai temi culturali delle saghe islandesi e ai fenomeni naturali della sua terra. Fu anche nominato direttore musicale della radio islandese, ma non trovando appoggio alle sue idee si dimise presto, per fare ritorno in Germania, paese a cui era legato per ragioni professionali e sentimentali: aveva infatti sposato la pianista tedesca Annie Riethof. Annie era però di origine ebrea, e la coppia, che nel frattempo aveva avuto due figlie, viveva nel costante timore delle persecuzioni razziali, tanto da decidere finalmente di spostarsi in Svezia. Il trasferimento non portò però la serenità auspicata, tanto che i due divorziarono e nel 1945 Leifs fece ritorno in Islanda. Alle vicende della coppia, il regista islandese Hilmar Oddsson ha dedicato nel 1995 il film Lacrime di Pietra. In Islanda, pur continuando a pieno ritmo la sua attività di compositore, Jón Leifs si dedicò anche all’insegnamento, gettando di fatto le basi per l’organizzazione dell’educazione musicale nel suo paese. Si interessò molto anche al riconoscimento dei diritti degli artisti, riuscendo a far aderire l’Islanda alla Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche, e contribuendo in maniera determinante alla fondazione della Performing Rights Society of Iceland. Ammalatosi di cancro ai polmoni, Leifs continuò a comporre fino a poche settimane prima della morte, avvenuta a Reykjavík il 30 luglio 1968.
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LA MELODIA Tra le opere di Jón Leifs dedicate alla potenza delle manifestazioni naturali in Islanda, la più nota è forse quella che trae ispirazione dalla violenta eruzione del vulcano Hekla, i cui “ruggiti spaventevoli” erano stati citati anche da Giacomo Leopardi nelle Operette Morali, alla quale il compositore ebbe occasione di assistere nel 1947Oltre agli strumenti dell'orchestra e al coro, alla sua esecuzione concorrono anche "strumenti" inusuali, come piastre d'acciaio, incudini, sirene, cannoni, catene di metallo, coro e rocce vulcaniche percosse da martelli. . |
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IL FRANCOBOLLO Emesso dall'Islanda |