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il musicalista
il personaggio del mese: GENNAIO 2023
dalida

IL PERSONAGGIO

Nata al Cairo, e più precisamente all’ospedale italiano Umberto I°, il 17 gennaio 1933, Iolanda Cristina Gigliotti era figlia di emigranti italiani che vivevano a Choubrah, un quartiere della cosmopolita capitale egiziana che all’epoca era abitato per lo più da italiani e greci. Il padre era arrivato in Egitto per suonare all’Opera del Cairo, dove era primo violino, mentre la madre gestiva un piccolo atelier di sartoria. La musica faceva dunque parte della vita di Dalida fin dall’infanzia, anche grazie alle canzoni tradizionali della Calabria che la madre le cantava.

Il 10 giugno 1940 però, oltre a battere nei cieli d’Italia, la mussoliniana “ora segnata dal destino”, batté anche nella casa della piccola Iolanda, il cui padre, come tutti gli altri immigrati italiani, fu internato nel campo di prigionia di Fayed, nel deserto. Vi rimase fino a guerra finita, e al ritorno a casa non era più lo stesso: minato nel fisico e nel morale fu vittima l’anno successivo di un ictus che ne causò la morte.

Iolanda continuò a vivere con la madre e i due fratelli al Cairo, continuando gli studi e cercando di sfruttare, più che la sua voce, la sua bellezza per ricavarsi un posto nel mondo dello spettacolo. Quando all’età di 17 anni arrivò seconda in un concorso di bellezza, non si lasciò sfuggire l’occasione, e di lì a poco fu scritturata per fare la controfigura di Joan Collins nel film La regina delle Piramidi.

Dopo una serie di partecipazioni a pellicole di scarsa importanza, ormai maggiorenne, decise nel 1954 di tentare la fortuna in Europa trasferendosi a Parigi. Qui, oltre alle partecipazioni saltuarie in qualche film, si mise presto in evidenza anche per le sue qualità canore. Assunto il nome d’arte di Dalila (nome abbastanza comune tra le ragazze del Cairo a quel tempo) che presto cambiò, dietro suggerimento di uno sceneggiatore francese, in quello definitivo di Dalida e si impose all’attenzione generale portando in cima alle classifiche di vendita francesi Bambino, la traduzione della celeberrima Guaglione di Aurelio Fierro.

Era il 1957, e Dalida occupò la prima posizione della classifica di vendite in Francia per 39 settimane consecutive, guadagnandosi così il suo primo Disco d’Oro. A questo ne seguiranno altri, perché i successi di Dalida continuarono a piazzarsi ai primi posti nelle classifiche per molto tempo: la sua casa discografica stima che le vendite totali dei suoi dischi superino i 100 milioni di copie.

La sua intensa voce da contralto e le sue capacità interpretative ne fecero una delle interpreti favorite di autori di testi e musica del calibro di Charles Aznavour, Gilbert Bécaud, Charles Trenet, Serge Lama, Michel Sardou, Léo Ferré e Jacques Brel in Francia, ma anche, a livello internazionale, di personaggi come Mikis Theodorakis, Pete Seeger, Woody Guthrie, Joaquin Rodrigo, Kurt Weill, Kurt Tukolsky, Nino Rota, Ennio Morricone e molti cantautori italiani tra i quali Gino Paoli, Umberto Bindi, Ivano Fossati, Lucio Dalla e, naturalmente, Luigi Tenco.

Una relazione, quella con il cantante italiano, la cui reale portata fu forse “montata” dalla stampa scandalistica dell’epoca, ma che fu tragicamente segnata dal suicidio di Tenco a Sanremo. Fu Dalida stessa a trovarne il corpo ormai senza vita nella stanza dell’Hotel Savoy; un mese dopo fu lei stessa a tentare il suicidio, in un albergo di Parigi, salvata da una cameriera.

Segnata fin dall’infanzia dalla prigionia e dalla morte del padre, Dalida fu per tutta la sua vita vittima di un stato depressivo che culminò con un altro suicidio, questo riuscito, nella notte tra il 2 e il 3 maggio 1987 nella sua casa di Montmartre.

 

LA MELODIA

Ci piace iniziare questo nuovo anno con le prime strofe di uno dei più grandi successi di Dalida che, come molte delle canzoni da lei cantate a cominciare da Bambino, è in realtà una cover di un’altra canzone, in questo caso In the year 2525. Prima nelle classifiche americane dell’estate 1968, fu incisa l’anno dopo in francese e in italiano da Dalida, e raggiunse la vetta della Hit Parade italiana nel luglio 1969: rispetto all’originale americano, l’anno è leggermente cambiato siamo infatti, appunto, Nel 2023

IL FRANCOBOLLO

Emesso dalla Francia
il 21 maggio 2001

Yvert 3394
Dentellatura 13