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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: MAGGIO 2023 | ||||||||
louis gottschalk | ||||||||
IL PERSONAGGIO Nato l'8 maggio 1829 a New Orleans, in Louisiana, Louis Moreau Gottschalk era figlio di un ebreo tedesco, e di Aimée Marie Bruslé, una creola bianca originaria di Haiti, dove anche Edward, il padre, aveva passato diversi anni. Vivevano ai limiti del Vieux Carré, il vecchio quartiere francese al centro della città, in una sorta di famiglia allargata della quale facevano parte anche l’amante afroamericana di Edward e i sette bambini nati dalle due relazioni. Cresciuto ascoltando i ritmi neri e sudamericani che costituivano una sorta di colonna sonora delle strade della vecchia Nouvelle, il giovane Louis fu subito attratto dalla musica, e quando la famiglia si trasferì in una casa più centrale, a poche decine di metri dalla cattedrale di Saint-Louis il padre, intuendone le capacità, volle che andasse a lezione di organo e pianoforte dal maestro di cappella nella cattedrale. Edward ci aveva visto giusto, perché già prima di compiere il decimo anni di età Louis era considerato una sorta di bambino prodigio, tanto da essere chiamato a garantire l’intrattenimento musicale degli ospiti del prestigioso St. Charles Hotel, in Canal Street. Rendendosi però conto che il talento del figlio aveva anche bisogno di una istruzione di alto livello, Edward portò Louis a Parigi, dove contava di farlo studiare al Conservatorio Nazionale. La richiesta di ammissione fu però respinta dal direttore della classe di pianoforte, secondo il quale ”l'America è solo un paese di macchine a vapore”. Nonostante questo rifiuto, Gottschalk riuscì a inserirsi in qualche modo nel milieu musicale parigino, studiando con diversi maestri. E quando nel 1845 tenne il suo primo concerto alla Salle Pleyel, alla fine dell’esibizione durante la quale aveva eseguito il Concerto n. 1 di Chopin ebbe la soddisfazione di sentirsi dire dal maestro stesso, che era tra il pubblico, queste parole: “Qua la mano, ragazzo; io ti predico che diventerai il re dei pianisti”. Negli anni successivi diede numerosi concerti in Francia, Belgio, Svizzera e Savoia, sempre accolto da un pubblico entusiasta soprattutto delle composizioni originali di Gottschalk, ricche di sonorità e ritmi creoli. Dall’incontro tra le nozioni di musica classica apprese a Parigi e le radici musicali creole Gottschalk aveva tratto infatti un suo stile compositivo che, secondo alcuni, può essere addirittura considerato antesignano del jazz; uno stile molto coinvolgente, al punto che in Spagna, nel corso di un’esibizione all’Escorial per la famiglia reale, tra lo stupore degli astanti, si vide la regina Isabella II di Borbone alzarsi per ballare al ritmo della sua musica. Rientrato negli Stati Uniti nel 1853, si affermò immediatamente come compositore e concertista di successo. Dopo una prima serie di esibizione a New York, tenne concerti in Canada, Cuba e Portorico. Nel 1857, accompagnato dal giovanissimo soprano Adelina Patti, intraprese una lunghissima tournée in Centro e Sud America, toccano Cuba, la Guadalupa e la Martinica, e poi il Venezuela e il Brasile al termine della quale era ormai consacrato che il miglior pianista del Nuovo Mondo. A partire dal febbraio del 1862 riprese a suonare negli Stati Uniti: era richiestissimo, e il suo calendario era talmente fitto che secondo un giornale di San Francisco, nel triennio dal 1862 al 1865 aveva percorso 95000 miglia in treno, e dato più di 1000 concerti in tutti gli States. Curiosamente, fu proprio la stampa di San Francisco a porre fine a questa frenetica attività, rivelando una sua relazione con una minorenne ospite dell’Oakland Seminary for Young Ladies; Gottschalk negò fermamente ogni coinvolgimento, ma fu ugualmente costretto a lasciare gli USA nel settembre del 1865, per non farvi più ritorno. Tornò a viaggiare per tutta l’America Centrale e Meridionale, da Panama, all’Argentina, dall’Uruguay al Cile, dal Perù al Brasile. E proprio in Brasile, tre settimane dopo aver subito un collasso nel corso di un concerto al Teatro Lirico Fluminense di Rio de Janeiro, morì il 18 dicembre 1869, probabilmente a causa della rottura di un ascesso addominale. Aveva solo 40 anni, ed il suo fisico era comunque minato dalle pesanti cure alle quali la sifilide lo costringeva a sottoporsi. L’anno successivo i suoi resti furono seppelliti nel cimitero di Green-Wood a Brooklyn. |
LA MELODIA Una delle prime composizioni di Louis Moreau Gottschalk, Bamboula, suscitò fin dalla prima esecuzione, a Parigi nel novembre del 1848, un vivo interesse a causa della novità dei ritmi e delle sonorità, che risentivano fortemente dell'ambiente musicale nel quale il giovanissimo Louis era cresciuto: non a caso il sottotitolo è Danse de Negres e a Trinidad e Tobago il termine designa appunto una danza di origini africane.Si tratta di uno dei suoi pezzi più celebri e fu dall'autore dedicato a Isabella II di Borbone, che al ritmo di queste note si lasciò andare alla danza nel corso di un suo concerto alla corte di Spagna.. |
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IL FRANCOBOLLO Emesso dagli Stati Uniti d'America Yvert 2662 |