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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: MARZO 2024 | ||||||||
JosÉ de JesÚs Ravelo | ||||||||
IL PERSONAGGIO Nato a Santo Domingo il 21 marzo 1876, José de Jesús Ravelo de la Fuente, noto ai suoi contemporanei col nomignolo affettuoso di Chuchú, benché dotato di una vastissima cultura musicale, e nonostante le lezioni impartitegli dal maestro Juan Francisco Pereyra, fu essenzialmente un geniale autodidatta ed un instancabile animatore di nuove esperienze musicali. Non ancora ventenne, nel 1894, assunse la direzione di uno dei complessi bandistici più richiesti di Santo Domingo, la banda Pacificador, che diresse fino al 1910. Nello stesso periodo fu insegnante di canto alla Scuola Normale Dominicana, all’Istituto Salomé Ureña e al collegio Santo Tomás. Le sue prime esperienze didattiche, benché fosse privo di titoli accademici, furono tuttavia molto apprezzate, e il successo incontrato lo spinse a fondare, nel 1908, il Liceo Musicale, del quale fu, naturalmente, il direttore. Sempre nel 1908, insieme ai suoi fratelli e a qualche amico, formò un gruppo musicale chiamato l’Ottetto del Casino de la Juventud, che nel giro di pochi anni cominciò ad ingrandirsi fino al punto di diventare, nel 1932, una vera e propria orchestra, l’Orquesta della Sociedad de Conciertos. Per il suo Ottetto, e per i gruppi che da questo primo nucleo nacquero fino a diventare, come detto una grande orchestra, José de Jesús Ravelo cominciò anche a comporre dei pezzi originali: romanze per voce e pianoforte, valzer, mottetti, musica da camera e orchestrale, marce per banda e anche musica sacra, in particolare messe e oratori. Nel 1928 organizzò il primo Congresso Dominicano di Musica; nel 1931 assunse l’incarico di direttore artistico della stazione radiofonica HIX; e nel 1934 pubblicò addirittura un’opera di storia musicale, la Storia degli Inni Dominicani. Fu anche direttore della banda municipale di Santo Domingo. Ravelo fu dunque per i primi trent’anni del ventesimo secolo, dalle aule scolastiche ai palcoscenici, dalle sale d’orchestra alle occasioni ufficiali, il personaggio di maggior rilievo della scena musicale del suo paese, e la sua incessante attività contribuì più di ogni altra cosa alla formazione di una cultura musicale nazionale. Paradossalmente, proprio quando i suoi sforzi furono premiati, e le sue iniziative furono recepite e fatte proprie dal potere politico, José de Jesús Ravelo fu costretto a farsi da parte, lasciando ad altri la direzione delle sue “creature”. Nel 1932 l’Orquesta della Sociedad de Conciertos divento l’Orchestra Sinfonica Nazionale di Santo Domingo, e dieci anni più tardi il Liceo Musicale fu trasformato in Conservatorio Nazionale di Musica. In entrambi i casi la mancanza di titoli dell’autodidatta Chuchú spinse le autorità a preferirgli altre personalità musicali, che spesso proprio grazie alle sue iniziative avevano trovato modo di formarsi. A questo punto però Ravelo era già un musicista la cui fama aveva superato i confini nazionali con opere conosciute, pubblicate ed eseguite anche all’estero, specialmente negli Stati Uniti, e negli ultimi dieci anni della sua vita, fino alla morte avvenuta il 2 dicembre 1951 a Santo Domingo, si dedicò alla composizione e ai concerti.
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LA MELODIA Benché sia musicalmente nato come direttore di banda e la sua attività di compositore abbia contemplato i generi più diversi, la vera passione di José de Jesús Ravelo era la musica religiosa. Composto nel 1939 e pubblicato a New York nel 1941, l’oratorio La morte di Cristo era, tra tutte le opere che aveva composto, la sua preferita, ed è a tutt’oggi la più conosciuta ed eseguita. |
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IL FRANCOBOLLO Emesso dalla Repubblica Dominicana Dentellatura 13½ |