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il musicalista | |||||||
il personaggio del mese: MAGGIO 2024 | ||||||||
hugo alfven | ||||||||
IL PERSONAGGIO Nato a Stoccolma il 1° maggio 1872, Hugo Emil Alfvén studiò alla Kungliga Musikhögskolan, il conservatorio dell’Accademia Reale Svedese di Musica, dove si diplomò in violino nel 1891. Molto dotato come strumentista, al punto di entrare a far parte dell’orchestra dell’Opera Reale Svedese già durante l’ultimo biennio di scuola, prese anche lezioni private di composizione e contrappunto. A partire dal 1897, allo scopo di affinare la sua preparazione, Alfvén viaggiò molto per tutta Europa studiando tecnica del violino a Bruxelles e direzione d’orchestra a Dresda, e visitando tutte le principali capitali. Al suo ritorno in Svezia ottenne la cattedra di composizione alla stessa scuola dove si era formato. Negli anni seguenti, oltre a continuare a viaggiare per tutta l’Europa come direttore d’orchestra e violinista, ricoprì anche altri incarichi presso l’Università di Uppsala, dove tra le altre cose diresse fino al 1947 il celeberrimo Sångsällskapet Orphei Drängar, un coro maschile tra i più apprezzati al mondo. Membro della Reale Accademia di Musica Svedese fin dal 1908, ricevette molte altre onorificenze accademiche e musicali. Noto come uno dei principali compositori svedesi del suo tempo, insieme al suo contemporaneo Wilhelm Stenhammar, ebbe un’attività di composizione abbastanza prolifica, ma discontinua e disordinata, al punto che dopo la sua morte il musicologo Jan Olof Ruder, incaricato dall’Università di Uppsala di curare il suo archivio musicale, dovette lavorare diversi anni per mettere ordine tra tutte le sue opere. Il suo talento artistico si manifestò anche in altri campi, e in particolare quello della pittura: fu infatti un acquarellista molto apprezzato e in più di un’occasione ebbe a raccontare di avere avuto, in un periodo della sua vita, la tentazione di lasciar perdere la musica e dedicarsi alla pittura a tempo pieno. Anche come scrittore era molto dotato, e la sua autobiografia, che copre oltre mezzo secolo di vita musicale svedese, oltre che per il suo valore documentario, è apprezzata anche per lo stile, tanto da essere considerata una delle opere letterarie più importanti della Svezia. Morto a Falun una settimana dopo aver compiuto 88 anni, Hugo Alfvén fu sposato tre volte; dal primo matrimonio con la nota pittrice danese Marie Triepcke, nacque Margita, destinata a diventare una star del cinema muto, mentre un suo nipote, Hannes, ha ricevuto nel 1970 il Nobel per la fisica.
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LA MELODIA Una ulteriore riprova dell’importanza che, oltre alla musica, la pittura ebbe nella vita di Alfvén ci viene dalla sua opera più nota: la prima delle tre Rapsodie Svedesi, la Midsommarvaka (Notte di Mezza Estate) spesso indicata semplicemente come Rapsodia Svedese. Secondo gli estimatori, la musica di Alfvén, e in particolare quella di questa rapsodia, evoca il paesaggio della Svezia. |
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IL FRANCOBOLLO Emesso dalla Svezia |