Musei, reperti e archeologia
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Il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa | ||||
di Marino Bignami |
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Qualche mese fa ho passato una breve vacanza a Trieste. Ho visitato la bella città ed il suo hinterland, i suoi luoghi più caratteristici e i suoi musei. Come cultore di storia postale non potevo certo mancare di visitare anche i luoghi legati alla posta, primo tra tutti il "Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropea". Il museo triestino è ospitato in un'ala dello storico e bellissimo Palazzo delle Poste. Si accede al museo da un ingresso laterale posto in via Giorgio Galatti. L'area museale è costituita da un atrio e due sale: la prima sulla destra è dedicata al mercato filatelico, mentre la seconda, che ospita il vero e proprio museo postale, è divisa in due parti; nella prima, una piccola sala, solitamente sono esposte collezioni di storia postale e di filatelia che a rotazione si alternano sui vari argomenti. Quando l'ho visitata io erano in mostra cartoline militari in franchigia della marina asburgica suddivise per nave. L'esposizione museale mostra al centro del grande salone una struttura ottagonale in vetro e legno contenente la ricostruzione di un ufficio postale di fine Ottocento; lungo le pareti, suddivisi in varie sezioni, sono in mostra reperti delle comunicazioni e della storia postale con attrezzature postali, telegrafiche, telefoniche e telex. Sono esposte anche antiche carte stradali relative ai percorsi di posta. E' in mostra inoltre un esempio di attrezzatura usata per la posta militare da campo: sono casse contenenti tutto l'occorrente per le operazioni postali complete di tavolino e sedie pieghevoli che, una volta aperte, formano un tavolo con un'alzata a scomparti. Fa poi bella mostra di sé il famoso strumento utilizzato per la "profumazione delle lettere", costituito da un braccio a leva che serviva a incidere e tagliare la carta delle lettere sigillate per favorire la penetrazione nel plico dei gas purificanti dal contagio. Ero a conoscenza del museo e mi aspettavo si dovesse pagare l'ingresso invece l'entrata è libera. Anche se gratuito, nell'insieme non ho avuto l'impressione che fosse molto frequentato: quando vi sono entrato non erano presenti visitatori ed ho intravisto sul fondo della sala una persona al bancone della ricezione. Ho potuto visionare minuziosamente il contenuto espositivo ed ho anche scattato parecchie fotografie. Certo che la storia postale, così importante per noi, non è molto seguita dal grande pubblico, e me ne sono reso conto durante questa visita. A conferma della scarsa frequentazione, all'uscita l'addetta mi ha sollecitato a firmare il registro delle visite e nell'annotare il mio luogo di residenza e la firma ho notato che l'ultimo visitatore a lasciare traccia di sé sul registro risaliva ad una decina di giorni prima. L'impiegata forse avendo notato l' accuratezza della visita e l'interessamento che ho documentato con fotografie dei reperti, mi ha fatto omaggio di un volumetto che riassume la storia postale di Trieste e la descrizione dei reperti in mostra. La pubblicazione era evidentemente destinata in origine alla vendita (prezzo Lire 12.000) ma il probabile scarso successo ha fatto sì che venga data in omaggio ai pochi visitatori. Il volumetto risale alla fondazione del museo, cioè all'anno domini 1997! | |||||