In visita al Presidente ASPOT, Pietro Lazzerini, mi imbatto in una lettera della sua collezione gravida di bollature.
Desidero descriverla brevemente.
Le lettere destinate a Livorno venivano dagli inglesi indirizzate con il nome della città in inglese, meno frequentemente con il nome italiano. Stupisce il fatto che, dopo la traversata della Manica, un funzionario postale francese interpretasse il nome di una città del suo paese ( Libourne ) quale Livorno.
Da questo equivoco nacque questa interessante lettera.

Partita il 7 maggio da Newcastle, viene tassata con 1 scellino e 7 pence, tariffa per l’estero, e bollata con il timbro “ LONDON 1855-8-MAY “. Giunta Calais, passa sull’ ambulante “CALAIS-PARIS 9 MAI 55”. Nella capitale la mettono nella sacca postale per l’Italia e così essa giunge a Livorno il 13 maggio 1855. I toscani prendono per buono che Libourne sia Livorno e si mettono a cercare “ Monsieur Leandrine” . Dopo un mese e mezzo a qualcuno viene il sospetto che la città di destinazione sia in Francia, ed allora cancellano “ Italie” e scrivono “ Francia “ facendo iniziare alla lettera il viaggio di ritorno.
Bollata a Livorno il 1 luglio 1855, arriva a “ MARSEILLE 3 JUIL 55” per essere inoltrata alla stazione di scambio delle sacche postali “ TOSCANE-ANTIBES 4 JUIL 55” e da li verrà poi caricata sul treno di Parigi, “AMB.BORDEAUX-PARIS 6 JUIL 5 “,per giungere finalmente a destinazione, “LIBOURNE 7 JUIL 55”, nel Dipartimento della Gironde.