Costalpino |
Integrazione della scheda di Costalpino (pag.
136) |
Costalpino è una borgata situata
sulla Strada Regia Grossetana (oggi Strada n.73 Ponente), a 6 chilometri
da Siena, che negli ultimi anni ha avuto un notevole sviluppo edilizio.
Uscendo dall’abitato in direzione di Siena, la strada presenta
un breve tratto in discesa con un paio di curve ed è per questo
che la località è citata in una relazione fatta dal
direttore della Posta di Siena, Antonio Baldacconi, al Soprintendente
Giuseppe Pistoi, sul viaggio di ritorno dalla Maremma a Firenze della
granduchessa Maria Ferdinanda, nel maggio 1833.
Il seguito, come si addiceva al suo rango, era numeroso, tant’è
che la “comandata” consisteva in 4 cavalli da
tiro della posta di Monteroni, 6 da tiro di Buonconvento, 4 da tiro
e 1 da sella di Torrenieri. In tutto sette “gubbie”
con altrettanti postiglioni, che il Baldacconi aveva comandato per
tempo ai postieri, in modo che si trovassero pronti per il cambio
al Ponte a Macereto; il cavallo da sella era per il corriere, o “battisella”,
che precedeva di qualche ora il “treno” composto
da cinque carrozze, per avvertire del suo arrivo e soprattutto per
predisporre un tempestivo cambio dei cavalli.
Ecco cosa scrive il Baldacconi il 13 Maggio 1833 : “Alle
ore 7 ½ di questa sera è qui giunta felicemente S.A.I.
e R. la Granduchessa Maria Ferdinanda e suo seguito; il viaggio è
stato felice se si eccettua la repetuta caduta del cavallo sotto la
mano della Carrozza della prelodata A.S. in una pessima calata detta
la Costa al Pino, e ciò per la gravezza non misurata del Legno,
giacché per la qualità dei Cavalli e dei Postiglioni
non avrei potuto scegliere dei migliori essendo della Posta di Buonconvento,
ove il Postiere tiene sempre dei buoni Cavalli; tali incidenti non
hanno portato alcuno sconcerto.”
Il Pistoi chiese particolari sul “disgustoso emergente”
e Baldacconi rispose che “...fu messa la scarpa com’era
di necessità nella vistosa gravezza del Legno, che il Cavallo
era buono, e senza alcun vizio, che il postiglione era uno dei più
capaci, e che dietro tutto questo sembra sicuramente che possa chiamarsi
fortuita accidentalità cagionata dalla gravezza del Legno,
ed al tratto della strada veramente pessima essendo sediciata per
cui il Cavallo sdrucciolò e con il peso grave che lo pressava
non poté riaversi, la repetuta caduta non saprei a null’altro
addurre che ad un disanimo del Cavallo med.mo essendo succeduta subito
dopo la prima. Nella percorrenza della Posta da qui a Castiglioncello
fu variato per maggior precauzione il Cavallo da timone essendo stato
posto l’altro in mezzo alle Gubbie, ed infatti il servizio di
detta Posta andò con tutta regolarità, lo che spero
sarà accaduto per tutte le successive Poste.”1
Il cavallo cadde due volte nella “pessima calata detta la
Costa al Pino”, scivolosa perché selciata (sediciata),
malgrado fosse stata regolarmente messa la “scarpa”
per frenare la pesante carrozza. Bisogna tenere presente che in pianura
e in salita lo sforzo delle due bestie che componevano la gubbia era
abbastanza bilanciato, sia per la disposizione dei finimenti sia perché
il cavallo fuori dalle stanghe doveva sopportare anche il peso del
postiglione; invece nelle discese (che allora si chiamavano calate)
il legno gravava tutto sul cavallo che era fra le stanghe, pur avendo
una ruota bloccata dalla scarpa o dalla catena.
Dalla relazione si capisce che agli stessi cavalli fu fatto prolungare
il servizio fino alla posta di Castiglioncello (che era la prima posta
da Siena a Firenze), avendo avuto modo di riposarsi a Siena, dove
la granduchessa, arrivata nella tarda serata, aveva pernottato.
L’ufficio postale di Costalpino, che era stato elevato alla
2a classe nel 1921, diviene Ricevitoria
Postale-Telegrafica, sempre di 2a classe,
nel 1930, quando il Podestà di Siena delibera “...di
assumere la spesa occorrente per l’impianto di un Ufficio Telegrafico
nella frazione di Costalpino, fissata in £ 1100 e di inoltrare
domanda all’Amministrazione delle Poste e Telegrafi ...presso
cui si assume l’impegno, per addivenire all’istituzione
del servizio in parola”. Della somma occorrente, £ 300
furono versate dalla popolazione di Costalpino “per iniziativa
del fiduciario del Circolo Fascista” della località.2
Dopo Carlo Marzocchi, che era titolare dell’ufficio ai primi
del Novecento, sappiamo che dal 1930 al 1939 la ricevitoria fu diretta
da Lorenzini Pierina, che dal 1915 era stata supplente in altri uffici.
Dopo di lei si succedettero Parigi Luisa (1939-1941), Dionisi Vessera
(1941-1943), Malerbi Pietro (1943-1946, cessato per malattia), Bagagli
Gustavo (1946-1949) e fino al 1956 vi furono frequenti cambiamenti:
Giglioli Ezio, Perugini Caterina in Casini, Capitani Pierluigi, Spadacci
Ugo, Bozzi Bruno, Belsanti Luisa, Chelli Felio.3
Nel 1952 l’ufficio è classificato Agenzia P.T. con 3
ore di straordinario. 1)
A.S.S – R.Poste n. 51
2) A.S.S. – Prefettura anno 1930, affari generali – serie
I, cat. 8.
3) A.P.S. – Registri del personale |
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