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radicofani
Sotto tre bandiere (pag. 171)

Il titolo di questo articolino c'è stato suggerito da quello di un famoso film americano che uno di noi due (indovinate chi) ricordava di aver visto prima della guerra1 e ci pare adatto ad illustrare le vicissitudini di un vecchio timbro di Radicofani, amministrativo è vero, ma usato anche per contrassegnare e sigillare la corrispondenza2.


La storia di questo bollo ha inizio quando la Toscana, dopo la cacciata dei francesi (febbraio 1814), è provvisoriamente governata dal Re di Napoli, Gioacchino Murat, mentre funziona ancora il sistema amministrativo introdotto dai "nuvoloni", in attesa che il granducato ritorni al suo legittimo sovrano, Ferdinando III, come sarà sancito dal trattato di Parma del 20 Aprile 1814.

E' infatti del 7 Aprile 1814 questa circolare del Sotto-Prefetto di Montepulciano, Bracci, ai Maires della sua circoscrizione: "Il Direttore Generale dell'Interno ha deciso che i sigilli da farsi dalle Autorità pubbliche, debbano avere nel circolo del sigillo l'iscrizione =Governo Provvisorio= e nel mezzo vi sarà scritto il nome della Comune respettiva."

Radicofani si adeguò prontamente, tant'è vero che in data 23 Aprile 1814 c'è una ricevuta di lire 18 rilasciata a quella Comune dall'incisore Gaetano Bardelli per un "Bollo inciso a caratteri rilevati", con relativa impronta impressa in calce al foglio. I due documenti si trovano al n. 169 del fondo "Governo Francese", nell'Archivio di Stato di Siena, evidentemente il Maire mandò al Sotto-Prefetto la ricevuta per giustificare la spesa sostenuta, che andava a gravare sul budget annuale della sua Comune. Di questo bollo ho censito tre sole impronte, usate sia per contrassegno di franchigia che per sigillo: la prima è impressa su una lettera del 21 Aprile diretta ad Abbadia S.Salvatore, il che vuol dire che il bollo era stato consegnato pochi giorni dopo la circolare prefettizia, mentre la ricevuta era stata rilasciata dopo l'avvenuto pagamento; non abbiamo potuto stabilire dove operasse l'incisore Bardelli, ma pensiamo a Siena.

Le altre due impronte sono del 22 Maggio e del 24 Giugno, quando ormai era stato restaurato il governo granducale, quindi il nuovo bollo deve avere avuto vita brevissima; non possiamo dire con esattezza quanto, sta di fatto però che la Comune di Radicofani lo sostituì presto con un altro, di fattura piuttosto rozza (di certo non inciso dal Bardelli!), del quale conosciamo una sola impronta, impressa come sigillo di una lettera dell'8 Dicembre 1815 che ha per contrassegno la dicitura m.s. Il Cancelliere Comunitativo di Radicofani.

Il Maire, ritornato Gonfaloniere, avrà pensato "aspettiamo, non si sa mai…" e così il bollo provvisorio venne messo da parte (allora non si buttava via niente!), ma quando fu chiaro che ormai il Granduca era di nuovo saldamente sul trono, si pensò di riutilizzarlo dopo aver scalpellato la dicitura "Governo Provvisorio", dato che anche così modificato era molto più bello del precedente, non foss'altro che per il suo elegante fregio: lo si può vedere, come contrassegno di franchigia, in questa lettera del 28 Marzo 1816.

Nella nuova veste durò a lungo, dapprima come contrassegno e sigillo, in seguito soltanto come sigillo dopo l'introduzione della griffe "IL GONFALONIERE DI RADICOFANI". L'ultima impronta, in azzurro, l'abbiamo trovata il 31 Gennaio 1865, ma può darsi sia stato usato anche più in là.

Per quanto è a nostra conoscenza, quella di Radicofani fu l'unica Comune del Dipartimento dell'Ombrone che attuò, con insolita sollecitudine, gli ordini del suo Sotto-Prefetto e fece incidere il bollo provvisorio: le altre Comuni non ne ebbero il tempo.

Un'altra impronta, quella della Comune di Peccioli (Dipartimento del Mediterraneo), è riportata a pag.152 dell'opera "Gioacchino Murat e la fine della dominazione napoleonica in Italia" di E.P.Ohnmeiss e F.Borromeo3. Crediamo che ne esistano, se ne esistono, pochissime altre e che siano tutte assai rare, dato il loro breve periodo d'uso; chi le conoscesse, è pregato di farcelo sapere.


  1. "Sotto due bandiere" (1936), film drammatico ambientato nella Legione Straniera, con Ronald Colman, Claudette Colbert, Victor McLagen, Rosalind Russel, quattro grandi divi dell'epoca.
  2. V. in questo sito: Contrassegni di franchigia - Radicofani nn. 5 6 7 12 14.
  3. Edizioni Arte e Moneta, Lugano 1991. Dallo stesso libro è ripresa l'immagine di Gioacchino Murat.

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