CASTIGLIONE D'ORCIA |
Integrazione della scheda di Castiglione d'Orcia
(pag. 122)
I parte |
Abbiamo trovato conferma dell'esistenza di una Distribuzione
Comunitativa, da noi segnalata già costituita nel 1849, da
una lettera del 5 Giugno 1852 in cui il Direttore della Posta di Siena,
Mariotti, così scrive al già ricordato Domenico Medicheschi,
che aveva richiesto una fornitura di francobolli: "In ordine
ai francobolli Ella come Distributore Comunitativo può provvedersene
in quel numero che crederà a qualunque Uffizio Regio pagandone
l'importo a pronti contanti."1
Per l'apertura di un ufficio postale abbiamo trovato la documentazione
comprovante le relative pratiche in una delibera della seduta consiliare
del 12 Novembre 1869, nella quale il Sindaco dichiara: "Allo
scopo di promuovere cosa necessaria e vantaggiosa in modo superlativo
all'intero Comune, credetti aprire trattative colla Direzione delle
Poste onde procurare l'apertura di un'Ufficio Postale nel Capoluogo
del Comune, il quale dovrebbe servire il pubblico per l'assicurazione
dei plichi non solo, ma sebbene per la spedizione dei vaglia. Di poco
effetto riuscite le pratiche di cui sopra, credetti rivolgermi al
nostro Deputato al Parlamento il quale con impegno e zelo senza pari
ottenne ciò che io desiderava nell'interesse del Comune che
ho l'onore di rappresentare. Dall'ultima lettera infatti della Direzione
Compartimentale chiaro emerge essere stata accettata la dimanda a
condizione che il Comune si obblighi a pagare lire 36,00 in più
di quello che presentemente corrisponde annualmente alla medesima,
e più che si obblighi sottostare alla spesa per prendere la
valigia nell'Ufficio Postale più vicino allorquando sarà
soppresso il Procaccio Arcidosso-S.Quirico d'Orcia, che avverrà
certamente coll'apertura della Stazione Ferroviaria della Grossola.
E' da osservarsi inoltre che il Comune di Castiglione d'Orcia corrisponde
per l'attuale Procaccia e Ufficio di S.Quirico d'Orcia lire 100,00
annue: ora cessando la dipendenza dall'Ufficio di S.Quirico ed il
procaccio di Arcidosso, il Comune resta alleggerito di una tale spesa
che potrà occorrere a supplire alla spesa di un procaccio che
si porti a S.Quirico ossia alla Grossola a prendere e consegnare la
valigia."2
In una successiva delibera del 17 Gennaio 18703
il Comune sollecita l'interessamento del Prefetto per affrettare la
pratica, comunicando che la Direzione Generale delle Poste "...ha
annuito alla domanda, conché il Comune si obblighi a pagare
invece di £ 114 annue, che attualmente corrisponde al Collettore,
£ 150, più che sottostia alla spesa di consegnare e ritirare
la valigia nel più vicino officio postale, allorquando, col
prolungamento della Ferrovia Asciano-Torrenieri fino alla Grossola,
sarà soppresso il Procaccio Arcidosso-S.Quirico"
e si impegna ad accettare queste condizioni.
Il servizio postale che fin dal 1812 collegava i centri del versante
grossetano del Monte Amiata con l'ufficio postale di S.Quirico d'Orcia
stava per essere rivoluzionato dall'avvento del treno. I lavori di
costruzione della linea ferroviaria Asciano-Grosseto, iniziati il
1° Maggio 1860, dovettero superare nei primi anni difficoltà
tecniche ed economiche, ma ormai proseguivano speditamente e il 14
Agosto 1871 fu aperto al servizio pubblico il tratto da Torrenieri
alla stazione di Monte Amiata. Era a questa che si riferiva il Sindaco,
essendo la Grossola un podere situato nei pressi della costruenda
stazione, dove sarebbe confluito il trasporto delle corrispondenze
amiatine prima istradate per S.Quirico.
C'è nelle due delibere sopra riportate un riferimento al "Collettore"
cui il Comune dava 114 lire all'anno e una somma simile non poteva
essere che un contributo alla paga che questi riceveva dalle Poste,
come si usava allora; il discorso non è chiaro, parrebbe che
il Comune desse annualmente anche 36 lire all'Amministrazione delle
Poste, ma a che titolo? Secondo noi questo non prova che esistesse
una collettoria, tuttavia un servizio postale organizzato sì,
nel quale entrava anche l'amministrazione postale.
Noi pensiamo che ci fosse semplicemente un postino, incaricato di
raccogliere la corrispondenza, scambiarla con il procaccia di Arcidosso
che passava da Castiglione andando a S.Quirico, e distribuirla; molto
probabilmente costui era incaricato anche di portare la posta alla
frazione di Campiglia, dove nel 1884 verrà aperta una collettoria.
Come abbiamo già detto nel libro, non è mai stato trovato
un bollo di collettoria di Castiglione d'Orcia, che, essendo capoluogo
di Comune, aveva un discreto movimento epistolare; va considerato
anche che nelle delibere comunali non si parla mai di elevare a ufficio
una già esistente collettoria, come invece succedeva sempre
in condizioni del genere.
Per ottenere l'apertura di un ufficio postale governativo il Comune
doveva aumentare il suo contributo a 150 lire, in più assumere
a suo completo carico il trasporto della corrispondenza fino alla
stazione.
Ma le cose non andarono del tutto così: l'ufficio postale fu
istituito il 1° Aprile 1870, ma il 30 settembre 1871, poco dopo
l'entrata in attività della stazione di Monte Amiata, il corso
della posta non aveva ancora subito cambiamenti e la Direzione Generale
delle Poste scrive al Prefetto, proponendo "...di cambiare
il corso della vettura di Arcidosso. La medesima dovrebbe abbandonare
il tratto di strada compreso fra S.Quirico e l'Osteria dell'Ansedonia
e progredire invece alla Stazione di Monte Amiata passando l'Orcia
sul ponte in ferro che si sta costruendo. Di tale cambiamento il servizio
postale di questa Provincia non si risentirebbe di molto, perché
a Castiglione d'Orcia, che non verrebbe più servito dalla vettura
di Arcidosso, si potrebbe provvedere con un servizio speciale collegandolo
con S.Quirico."
Lettera del 14 Gennaio 1879 da Castiglioni d'Orcia a Montepulciano,
con bollo in transito di S. Quirico d'Orcia.
Da notare che è stata preferita la dicitura "Castiglioni"
a "Castiglione", che invece comparirà sempre
nei bolli successivi. |
Fu questa la soluzione definitiva adottata, della quale il Prefetto
informa la Direzione delle Poste il 19 Ottobre 1871, scrivendo che
il Comune di Castiglione d'Orcia "avrebbe disposto di attivare
un servizio di corrispondenza pedestre tra quel paese e S.Quirico
due volte al giorno cioè la mattina e la sera"4
; cosa inequivocabilmente confermata dal fatto che sulla corrispondenza
da Castiglione si trova sempre il bollo in transito dell'ufficio postale
di S.Quirico.
1) A.S.S. - R.Poste n. 93 copialettere
2) Arch. Comunale Castiglion d'Orcia - n. 166, Delibere Consiliari
1869-1872
3) A.S.S. - Prefettura 1291, 8
4) A.S.S. - Prefettura 1335, 8
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