CASTIGLIONE D'ORCIA |
Integrazione della scheda di Castiglione d'Orcia
(pag. 122)
II parte |
Abbiamo visto che anche dopo l'istituzione dell'ufficio
postale, Castiglione d'Orcia continuò a corrispondere con S.Quirico
d'Orcia, inviandovi due volte al giorno un pedone quando il procaccia
di Arcidosso, dirottato verso la stazione di Monte Amiata, cessò
di transitare per il paese. Nel 1876 il titolare dell'ufficio è
Lattanzio Medicheschi, figlio di quel Domenico che nel 1849 era distributore
comunitativo.
Nel 1883 la Direzione Provinciale delle Poste, accogliendo le richieste
presentate in precedenza dall'Amministrazione Comunale, acconsente
a rendere giornaliero anche il servizio di recapito postale nelle
frazioni di Campiglia, Capanne, Vivo e Bagni S.Filippo, che in precedenza
erano servite due volte la settimana. Per la maggiore spesa occorrente,
le Poste si impegnavano a dare un contributo annuo di £ 225
al Comune, dal quale dipendevano i due portalettere; il Comune a sua
volta decideva di concedere £ 50 in più all'anno
"al pedone di Bagni S.Filippo pel servizio fra detta Frazione,
Campiglia e Ricorsi".1
Nel 1891 troviamo come titolare Giuseppe Scheggi, ma non sappiamo
da quanto tempo lo fosse, né se successe direttamente al Medicheschi.
Essendo prossima l'istituzione del telegrafo, lo Scheggi venne designato
dalla Direzione Provinciale delle Poste "alla carica di Commesso
pel servizio della corrispondenza telegrafica". Nella seduta
del 10 Maggio 1891 la Giunta decide che "...a titolo di onorario
annuo, per supplire alle spese dell'Aiuto telegrafico e a quelle inerenti
al servizio, gli verrà corrisposta la somma di £ 280
a decorrere dal giorno che sarà attivato definitivamente l'ufficio
telegrafico del Capoluogo [...] non potendo fare assegnamento sul
provento dei telegrammi perché scarsissimi e incerti, in vista
della condizione sociale ed economica della generalità degli
abitanti del Comune."
Il compenso allo Scheggi fu fissato "...in relazione agli
obblighi del servizio, che consistono nell'osservanza di un orario
molto gravoso per comprendere anche alcune ore della notte."
Il Comune dovette provvedere anche al nuovo locale, "...per
il servizio postale e telegrafico nell'interno del paese e precisamente
nel borgo principale al N° civico 40."
In precedenza si era pensato di ridurre "...un ambiente di
proprietà del Comune ad uso d'Ufficio telegrafico",
progetto abbandonato a seguito della relazione fatta "...dall'assistente
comunale circa la solidità della parete del Palazzo Comunale
e alla probabilità della presenza dello scoglio sottostante
al piantito del ricordato ambiente, circostanze che potevano influire
sulla buona riuscita del lavoro [...] Nel frattempo il sig. Giuseppe
Scheggi Uffiziale di Posta fece offerta al Comune di un ambiente del
fabbricato di propria pertinenza situato nel Capoluogo per servirsene
ad uso di Ufficio Telegrafico e Postale mediante correspettivo di
un'annua pigione di £ 280,00" e tale soluzione
fu considerata vantaggiosa e accettata dal Consiglio Comunale.2
L'anno seguente il Comune tentò di ridurre il compenso da £ 280
a £ 260, per le solite difficoltà di far quadrare
i conti, ma fu costretto a fare subito marcia indietro. Infatti il
Ministero delle Poste e Telegrafi, richiesto di un parere dal Prefetto
in vista dell'approvazione del bilancio comunale, così si espresse:
"Il Ministero si mantiene assolutamente estraneo agli accordi
speciali che possano intervenire fra i Comuni e i Commessi degli Uffici
Telegrafici, ma è a cognizione che moltissimi Comuni pagano
a tali Agenti un supplemento di retribuzione variante dalle 15 alle
30 lire al mese. Non pare quindi esagerata la somma di £ 280
stanziata dal Municipio di Castiglione d'Orcia per assegno al locale
commesso telegrafico, tenuto conto specialmente che, stante lo scarso
numero dei telegrammi, la compartecipazione netta spettante a quest'ultimo
è di £ 8,00 circa al mese."
In più, il Comune dovette prendere atto "...che l'attuale
commesso postale, al quale incombe il servizio di telegrafista, avrebbe
potuto farsi esonerare dal servizio stesso per motivi gravi di salute.
Considerando che la dispensa del commesso postale dal servizio di
telegrafista, quando si fosse avverata, oltre a creare imbarazzi seri
al Comune, avrebbe arrecato alla finanza del medesimo una spesa gravissima,
per avere dovuto ricorrere indispensabilmente al personale di servizio
estraneo al paese."
Il 18 Novembre 1892 il consiglio comunale delibera di "...aumentare
il salario annuo a favore del portalettere per l'interno di Campiglia,
Guerri Giuseppe, di £ 18, alla maggior somma di £ 24".3
1) ASS - Prefettura
n. 1769, cat. 8
2) ASS - Prefettura, anno 1891 affari generali - serie I, cat. 8
3) ASS - Prefettura, anno 1892, idem
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