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CELLE
Integrazione della scheda di Celle (pag. 122)
Rimandiamo anzitutto all’aggiornamento n° 64 – La via della Novella – che tratta ampiamente dei collegamenti stradali, quindi postali, di Celle nel XIX secolo. Ulteriori notizie su Celle si potranno trovare quando sarà pubblicato l’aggiornamento di S.Casciano dei Bagni.

Fino all’unità il servizio postale di tutto il territorio del Comune di S.Casciano Bagni era affidato ai procaccia che facevano capo all’ufficio postale di Radicofani. Fu solo nel 1866 che cominciarono le pratiche per ottenere l’istituzione di un ufficio postale nel capoluogo, che avrebbe dovuto collegarsi con quello di Carnaiola (Umbria), distante suppergiù quanto Radicofani, ma facente capo alla vicinissima stazione di Ficulle-Fabro, sulla linea ferroviaria Chiusi-Roma; nella relativa delibera, che è del 26 Novembre 1866, è detto però che “...la borgata di Celle resterà unita all’U.P. di Radicofani e ciò a contare dal 1° del prossimo anno 1867. [...] Il Postino di Celle partirà ogni giorno da quella Borgata per Radicofani, ove consegnate e ricevute le Corrispondenze ritornerà alla suddetta Borgata consegnando la Bolgetta alla persona incaricata, e proseguirà fino a S.Casciano dei Bagni per recarvi altra Bolgetta addetta a questo luogo, presentandosi per ogni occorrenza all’Uffizio Comunale, e indi prendendo le corrispondenze chiuse entro la Bolgetta suindicata dovrà fare ritorno a Celle.”   Invece i postini del capoluogo e della frazione di Palazzone furono dirottati verso Carnaiola.

Questa decisione, visto che le distanze erano uguali, fu di certo dovuto al fatto che ormai , con la sospensione del servizio postale diretto Siena-Roma lungo la ex strada Regia Romana, l’ufficio postale di Radicofani aveva perso la sua primitiva importanza come centro di raccolta e smistamento della corrispondenza.

Il 7 Aprile 1867 il Comune decide che il postino del Capoluogo e quello di Palazzone passino alle dipendenze delle Poste (con un contribuito comunale), mentre “... resterà a carico dell’Amministrazione Comunale il servizio giornaliero postale dalla vicina Borgata di Celle all’Uffizio Postale di S.Casciano, per il quale servizio si avrà preferenza all’attuale Procaccia, Domenico Rossi, il quale porta presentemente le corrispondenze di quella Borgata all’Uffizio di Radicofani."1

In una successiva delibera del 26 Novembre 1867, sollecitando le pratiche per l’istituzione di un ufficio postale nel capoluogo, il Comune di S.Casciano Bagni stabilisce che quando questo avverrà (bisognerà attendere il 1872) il postino di Celle “... invece di andare a Radicofani si porterà due volte il giorno a San Casciano per ricevere e portare la corrispondenza all’Ufficio Postale.”1

Il 30 Settembre 1891 il consiglio comunale di S.Casciano dei Bagni, “...sentito che il consigliere Sig. Mario Nobil Bocchi Bianchi e gli altri rappresentanti della Frazione di Celle desidererebbero che in detta Frazione venisse instituita una Collettoria postale di 2a classe con il servizio dei pacchi e raccomandate. Considerato che in detta località cui conta 709 abitanti, sarebbe necessario l’impianto di un tale Uffizio, poiché consta che da quel paese partono e giungono un discreto numero di corrispondenze e non pochi pacchi e raccomandate... delibera di incaricare l’on. Sig. Sindaco, Eugenio Bologna, di fare le necessarie pratiche presso il Ministero, obbligandosi fino da ora di stanziare una qualche tenue retribuzione o a favore del Collettore o del Procaccia rurale.”2 Dai nomi dei presenti alla seduta consiliare, si può desumere che gli altri consiglieri di Celle fossero Palesa Domenico, Gori Marsilio, Nutarelli Ladislao, Gori Desiderio e Caramelli Luigi. Le pratiche andarono per le lunghe e solo nel 1897 fu aperta una collettoria di 1a classe.

Il 24 Nov. 1909 il Comune (sindaco Ubaldo Bologna) approva la proposta del consigliere Mario Bocchi Bianchi per l’apertura di un Ufficio telegrafico a Celle “...sia per la lontananza dell’ufficio di S.Casciano dei Bagni, distante oltre 6 km, sia per le migliorate condizioni economiche e commerciali della frazione di Celle, la quale ha una popolazione riunita di ben mille abitanti e sparsa di oltre cinquecento [...] La mancanza di mezzi rapidi di comunicazione produce spesso gravi inconvenienti, turba non poco gli interessi del paese, che ha fiere e mercati attivissimi, ed è ostacolo a qualsiasi sviluppo di vita commerciale.3   Non abbiamo potuto rintracciare la data di apertura di questo servizio, quasi certamente fu nel 1910.

Il 13 Settembre 1913 il Comune di S.Casciano Bagni (sindaco Dante Bologna) delibera “...di impiantare nelle frazioni di Celle e Palazzone il telefono, accordando alla Società Telefonica di Zurigo la somma di £ 3800 da corrispondersi in cinque annualità uguali a cominciare dal prossimo anno 1914”.

In questa cartolina del 1913 si vede la strada principale di Celle sul Rigo, praticamente uguale ad oggi. Non abbiamo potuto stabilire quando il paese assunse la nuova denominazione, forse intorno al 1910 ed è probabile che sempre in quegli anni la strada sia stata intitolata a Giosuè Carducci. Nella stessa strada, circa a metà sulla sinistra, ha avuto sede fino a pochi anni fa l’ufficio postale.

Fra il 1852 e il 1854 il padre del poeta, il dottor Michele, allora medico condotto nella vicina Piancastagnaio, fu comandato qualche volta a Celle, che si trovava senza medico. In queste occasioni usava trasferirsi con la famiglia in una locanda allora esistente in questa via, e anche l’adolescente Carducci vi trascorse parte delle sue vacanze scolastiche. Proprio agli anni cellesi risalgono le sue prime opere, in prosa e poesia.


1) ASS - Prefettura n. 1197, cat. 8.
2) ASS – Prefettura, anno 1891 - Affari generali, serie I, cat. 8.
3) ASS – Prefettura, anno 1909 idem.
4) ASS – Prefettura, anno 1913 idem.

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