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GLI AUTORI | |
Paolo Saletti è nato a Siena il 23 settembre 1963 ma vive da sempre
a San Quirico d'Orcia. Ha iniziato fin da piccolo a collezionare francobolli, grazie anche ad una modesta accumulazione ricevuta in dono; con il tempo, oltre che alla classica Repubblica, si è interessato alle emissioni di Regno, Germania, Colonie, Uffici all'estero ed ex Colonie. Della storia postale toscana si occupa da circa vent'anni (malattia il cui contagio è avvenuto per merito di alcuni amici, non ultimo Beppe), coniugando alla passione per la filatelia anche quelle per la storia locale, anche minore, di San Quirico e Siena (e proprio a queste due località si è maggiormente rivolta il suo interesse), e per lo studio e la ricerca archivistica. E' stato fra i fondatori, nel 1995, dell'ASPOT divenendone il primo Segretario del Consiglio Direttivo, ed oggi fa parte del Collegio dei Probiviri. Nel resto del tempo libero si dedica all'amato "Quartiere di Canneti" (vedi www.canneti.it), con molteplici iniziative che vanno dalla ricerca storica su vari aspetti del medioevo, alla fondazione e direzione di un giornale locale. E' Ufficiale dell'Esercito (Genio Guastatori), ecc. ecc… ma "avendo più cariche di una risveglia" è meglio non dilungarsi. |
Giuseppe Pallini (Beppe per gli amici) è nato a Siena l’11
Aprile 1925 e si è interessato alla filatelia sin dalla prima giovinezza.
Ha fatto il medico condotto per quasi quarant’anni e nel 1989 è andato in pensione, ritirandosi nella sua città natale. Il suo primo articolo di storia postale è comparso nel Notiziario A.S.I.F. (Associazione Sanitari Italiani Filatelisti) del Luglio 1965 e da allora non ha più smesso, infliggendo le sue bischerate ai lettori del medesimo fino alla sua cessazione (1980), poi ad altre riviste specializzate. Attualmente lo sopportano nel “Vaccari Magazine” e, soprattutto, nel Notiziario dell’Associazione Toscana di Storia Postale – A.S.PO.T. – della quale è stato presidente dalla fondazione (1995) all’anno 2000. Ha pubblicato, in collaborazione con Massimo Monaci, il volume “Storia postale della Provincia di Grosseto" (1998), e due libri autobiografici sulle sue prime esperienze in condotta: “Pomonte addio” (2003) e "Il perfido cellese" (2006). A tempo perso, si dedica all’acquarello (con risultati modesti, ma lui si contenta), alla gastronomia (si picca di essere un discreto cuoco) e alla raccolta dell’insalata di campo (stagione permettendo), inoltre compone sonetti (adatti per lo più a un pubblico adulto); ma non ha abbandonato del tutto l’antico mestiere e fa il medico volontario alla Misericordia di Siena. |
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