IL CORRIERE DI SIENA |
di Fabio Pellegrini (23 Dicembre 2003) |
PORTALETTERE, MAESTRI DI POSTA, POSTIGLIONI, DAI MEDICI
AL XX SECOLO
NEL VOLUME DI PALLINI E SALETTI "I CORRIERI DEL MANGIA",
4 SECOLI DI STORIA DELLE POSTE
SAN QUIRICO D'ORCIA - Portalettere, Maestri di Posta, Postiglioni
del senese, ovvero i "Corrieri del Mangia". La Posta a Siena
e nel suo territorio dai Medici al XX secolo è il sottotitolo
del volume di Giuseppe Pallini e Paolo Saletti intitolato appunto
"I Corrieri del Mangia", edito dalla casa editrice Don Chisciotte
di San Quirico d'Orcia, che ripercorre quasi quattro secoli di storia
postale.Una lunga e affascinante ricostruzione che si colloca originalmente
fra la letteratura del viaggio e la storia del servizio postale. "Libri
su Siena ne sono stai scritti un'infinità, ma un libro sulla
storia dei suoi servizi postali non era mai stato pubblicato…"
si legge nella premessa dell'opera.
D'altra parte la Direzione della Posta senese è stata per mezzo
secolo nel Palazzo Piccolomini di Siena, fanno notare gli autori,
all'ombra della Torre del Mangia, accanto alla quale correva la Strada
Regia Postale.Il libro parte dalla storia del periodo lorenese (1739-1859)
e arriva al 1930. Si analizza con dovizia di documenti e di immagini
il periodo nascente delle comunicazioni, dalla crescita della viabilità
moderna all'avvento della strada ferrata.
Storie di postiglioni e di cavalli che precipitano nelle balze di
Radicofani, di drammatiche traversate delle Crete, di forestieri impazziti
sui corrieri che sfoderavano sciabole e cazzotti, di carrozze andate
in pezzi sulle strade regie.Storie di briganti della strada maestra
a caccia di corrieri e di viaggiatori da spogliare, storie di galoppate
in preda al buio ed alla paura alla ricerca della stazione di posta
più vicina. Da Siena verso Roma o verso Firenze si andava con
le vetture cariche di posta e di viaggiatori spesso in lotta con i
barrocci in panne da cui partivano bastonate ed aggressioni improvvise.Il
duro mestiere dei "corrieri" si imparava sulle rotte di
collina, con cavalli a cui schiantava il cuore sulle salite alla ricerca
di porti sicuri: l'Osteria della Campana, l'Oste Agazzi, l'Albergo
del Sole, l'Osteria delle Briccole, o della Commenda in Val d'Orcia,
la Poderina, l'Osteria del Cavallo Inglese a Buonconvento o del "Leone
Rosso" a Poggibonsi. Tutte in concorrenza fra loro, pronte a
contendersi corrieri e viandanti.
Ma altrettanto duro era il mestiere degli "ufficiali di posta"
sempre confinati in bugigattoli umidi per poche lire a combattere
con ceralacca e spaghi, spesso costretti a scrivere drammatiche lettere
alla Direzione senese per chiedere l'aumento di una misera paga…
Nel volume spiccano riproduzioni di documenti postali, lettere, cartoline,
timbri e sigilli d'epoca.
La grande e minuziosa ricerca sui "Corrieri del Mangia",
riempie un vuoto nella storia senese, ricostruendo un aspetto inedito
e illuminante della storia del viaggio. |
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